Verità nascoste

Capitolo 1

Non riesco a dormire. Sono le 2:30 del mattino e non ho ancora chiuso occhio.
Sento il campanello suonare, ma chi può essere a quest'ora?
Non mi alzo per aprire la porta perché sento che la porta si apre...probabilmente avrà aperto mia madre che ha il sonno leggero, deve aver sentito il campanello.
Sento mia madre chiamare mio padre.
<È arrivato> dice lei.
Arrivato? Ma di chi parla?
<Ti sei accertata che Natalie stia dormendo?> chiede mio padre.
<Non ce ne sarà bisogno, dorme sempre come un ghiro lo sai> gli risponde.
Mia madre ha ragione, solitamente dormo come un ghiro, ma per qualche strano motivo oggi non riesco a dormire.
Distolgo l'attenzione dai miei pensieri e mi concentro nuovamente sulla conversazione, alla quale si è aggiunta una terza persona.
Dalla voce capisco che si tratta di un uomo, ma chi sarà?
Non ho mai udito la sua voce.
<Non posso più tenere al sicuro la lettera, dovrete occuparvene da soli da questo momento> dice l'uomo.
<Posso fidarmi?> continua.
<Potete> rispondono in coro i miei genitori.
<Dove siete intenzionati a nasconderla per tenere Natalie all'oscuro di tutto?> domanda l'uomo.
Cosa? I miei genitori hanno dei segreti?! Ma da quando? In famiglia non abbiamo mai avuto segreti.
<Signor Whitmore non si preoccupi non verrà a conoscenza di nulla> risponde mia madre seria.
<In soffitta. È un posto abbastanza sicuro. Natalie non sa che è una stanza a doppio fondo.
La nasconderemo sotto il mattone che segue l'ultimo gradino della scala> dice mio padre in tono sicuro.
Ora so che mi nascondono qualcosa, ne ho avuto la conferma, dunque gli darò il tempo stanotte di nascondere la lettera e domani notte andrò a leggerla.
Sono semplicemente curiosa, non credo sia qualcosa di brutto, i miei genitori non si intricherebbero in affari loschi, sono più buoni del pane!
Nonostante la loro bontà mi stanno comunque nascondendo qualcosa e domani scoprirò di che si tratta.
Per il momento tento di dormire se non voglio ritrovarmi con delle orrende occhiaie sotto gli occhi domattina.
Chiudo gli occhi e mi addormento, finalmente.