Il viaggio

44 2 0
                                    

Suona la sveglia tintinando a più non posso, io sdraiata a dormire su un trionfo di coperte ed elenzuola aggrovigliate e spiegazzate,con indosso una vecchia felpa grigia e nera di mio padre con sopra il nome della sua universitá in caratteri cubitali,larga 30 volte più di me, ed un paio di pantaloncini corti neri. Avevo un mal di testa atroce, e quella sveglia per me era come una martellata nelle tempie. Ancora mezza addormentata alzai una mano e la buttai a terra, fregandomene altamente dell' ora che si era fatta, e così ritornai a sprofondare con tutta la faccia nel cuscino speranso che non arrivasse mia madre a svegliarmi come sempre, neanche finito di pensarloe e arrivò ed inizio a sussurrarmi :《 Abby, Abby dai alzati che è ora! Ti ho preparato la colazione, alzati e vieni di sotto che tra poco partiamo. Forza non facciamo tardi anche questa volta alzati!》 E se ne andò chiudendosi la porta alle spalle. Aprii gli occhi ancora assonnati per il brutto risveglio,mi liberai di quel groviglio infernale dov' ero coricata e andai a prendere gli unici vestiti non ancora messi in valigia, una maglia grigia a maniche lunghe con spalle un po scoperte, dei pantaloncini di Jeans e le mie adorate Convers nere, un po rovinate. Andai in bagno mi feci una doccia rinfrescante, mi asciugai e mi vestii molto di fretta altrimenti mamma sarebbe tornata su a ridirmi le stesse cose, ma stavolta non le avrebbe sussurate. Finito di truccarmi aprii la porta e corsi giu dalle scale fiondandomi in cucina, erano tutti li, mio padre col suo giornale del mattino, un bicchiere di succo e in dosso una T-shirt e un paio di jeans con scarpe da ginnastica viste indosso a lui solo una volta!, poi cera mia madre ai fornelli a cucinare le uova che piacciono tanto a me, col suo vestito rosso a pois bianchi e i suoi capelli biondi tutti raccolti in uno chignon e infine mia sorella affianco a mia mamma che si mangiava il suo toast con il burro e la marmellata. Ad un tratto Alice guardò l' orologio, vedendo l' ora, gli si spalancarono gli occhi come ad un cervo abbaggliato dai fari di un auto, di fretta ci saluto tutti e disse 《 Buon viaggio a tutti spero vi divertirete anche senza di me! ciaooo》 E chiuse la porta violentemente. Io allora mi fermai un momento a pensare a quello che aveva appenda detto e dissi a mia madre :《 Mamma ma Alice non viene?》rispose:《 No tesoro Alice deve ritornare urgentemente a Yeil, questa volta non puo proprio venire con noi》 《 Ma tranquilla ci verra a trovare presto!》Aggiunse prima che potessi continuare. Scoccano le 9:30 io e i miei genitori avevamo l ' aereo alle 10:45 così caricammo i bagagli in auto e andammo all' aereoporto, durante il viaggio immaginavo cosa avrei potuto trovare li, chi avrei potuto conoscere e cosa avrei potuto fare, mi aspettavo molte cose da quella nuova cittá. Arrivamo a Denver circa alle 12:30 avevamo molta fame cosi ci fermammo a mangiare in un bar vicino. Poco dopo arrivò il taxy che ci portò nella nuova casa.

Change my lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora