Il Corridore

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Correva affannosamente su strade sterrate e sentiva dei fuochi alle caviglie. Bruciando velocemente ogni passo, trascinava dietro a sè cadaveri di pensieri, ormai troppo stanchi per proseguire. Allontanava ogni sorta di  persecuzione tentando di evadere dalla propria prigionia mentale in cui viveva, ma più scappava, più si trovava a rincorrere le stesse cose, e  come un criceto in una ruota correva a perdifiato, rimanendo sempre fermo. Posò le mani sulle ginocchia stremate e appoggiò gli occhi al terreno, poi si lasciò cadere per poter perdere lo sguardo al cielo. Annaspava, aveva provato a non sentire più il respiro preferendo il dolore della fatica. Ora sono i rinati pensieri, che trascinano lento il suo cadavere esausto verso casa.

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