L'Invisibile

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Entrò insieme al freddo vento invernale, e la porta li lasciò passare con un timido rumore. Nel locale aleggiava una lingua nuova, propria del vociare indistinto di tante persone; e dribblando sedie e tavolini si sedette in un angolo escluso dalla nuvola di parole.
Da lì riuscì a comprendere molto delle figure che lo circondavano, allora prese il suo taccuino e iniziò a scrivere, regalando a quei molti una vita che non avevano. Oltre al suo naturale potere di restare inosservato, aveva anche la grande abilità di creare, disegnando in un testo ciò che in un locale, di sabato sera, non si percepisce.
Passò le ore a scrivere, per poi ritornare ad essere un fantasma, un'ombra indelebile tra le strade; che però sarebbero semplicemente cemento senza di lui.

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