Silence killer ➵

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"🅙🅔🅞🅝 🅙🅤🅝🅖🅚🅞🅞🅚 🅔̀ 🅤🅝 🅓🅞🅛🅒🅔 🅐🅢🅢🅐🅢🅢🅘🅝🅞 🅛🅞 🅟🅞🅣🅡🅐🅘 🅣🅡🅞🅥🅐🅡🅔 🅝🅔🅛 🅑🅤io 🅓🅔🅛🅛🅐 🅝🅞🅣🅣🅔 🅐 🅑🅔🅡🅔 🅥🅞🅓🅚🅐 🅐🅛🅛🅐 🅒🅘🅛🅘🅔🅖🅘🅐"

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JEON JUNGKOOK X
KIM TAEHYUNG

Taehyung si svegliò nel bel mezzo della notte aveva sognato di nuovo sua madre, essa purtroppo morì in un incidente.

Odiava,
Odiava con tutto se stesso quel giorno in qui vide" volare" via sua madre.

Morì sul colpo, ed i dottori sfortunatamente non poterono fare nulla.

Da quel giorno Taehyung continuava a sognarla in continuazione come un disco rotto che gira e gira ripetendo la stessa frase, non ne poteva più, forse settimane o forse mesi fatto sta che in quel periodo chiudere occhio sembrava impossibile.

Mille perline strisciavano lungo il suo volto e sulle sue guancie, rosse, come il rosso di una rosa piena di spine.

Sinceramente taehyung odiava amallarsi, odiava stare chiuso in casa con due paia di coperte imbottite a guardare il cielo solo dalla sua finestra...
lui amava stare fuori all'aria fresca e mattutina che gli accarezzava delicatamente il volto portando con sé qualche profumo di rosa, tulipani, girasoli e margherite.
Nel suo giardino c'erano molti fiori.

Il raffreddore era l'ultima cosa che voleva.
Da piccolo c'era sua madre pronta a fargli le tisane ma adesso era solo.
solo come un palloncino o meglio un palloncino volato via dalle mani, piccole e indifese, di un bambino. un palloncino solo, ma tuttavia felice perché intorno, davanti, dietro c'era il cielo e le sue stupende sfumature. Taehyung era così, confuso.. Adorava cercare il lato positivo in ogni cosa e guardare i minimi dettagli.

Un mugolio uscì dalle sue labbra quando, una volta alzato, notò che un rumore proveniente dalle sua pancia lo distrò,
si avviò verso la cucina aprendo il frigorifero ma... Un'altro mugolio uscì dalle sua bocca.
Taehyung era sempre stato negato per la "cucina" e brutto da dire ma tutte le lezioni di Jimin erano state inutili

Questa volta un sospiro lasciò la sua bocca, accompagnato da una alzata di occhi, a volte avrebbe voluto ritornare indietro nel tempo e avere ascoltato Jimin, forse chiedendogli anche come si preparassero dei pasticcini o delle torte anche semplicemente una cioccolata.

Alla fine si versò del latte bevendolo solo dopo essersi cambiato.

A taehyung piaceva ascoltare e informasi su quello che succedeva in giro in più c'era un certo assassino che lo incuriosiva. quindi si mise seduto sul divano e acese la tv. Era tardi lo sapeva pure lui ma che poteva fare, di certo ritornare in camera a guardare il soffitto non era una soluzione

"Buongiorno a tutti e ben venuti sul nostro programma.
oggi vicino al lago sono scomparsi una ragazza ed un ragazzo" sinceramente a taehyung non spaventava jungkook dopo la morte della sua madre era come diventato impassibile non provava più nessuno tipo di dolore. la vita era una...
La felicità era una
La sfortuna era tanta.
Dopo un pò Taehyung chiuse la televisione notando che erano già le 2:18 di mattina, mancavano poche ore e poi sarebbe dovuto andare ad un colloquio. Perché sí, taehyung ancora non lavorava e.. , si, aveva qualche lavoro ma solo part time...

La famosa mattina tanto aspettata arrivò ed un profumo di fiori invase le narici di taehyung.
Guardò fuori dalla sua finestra e vide tante gocce che si schiantavano al suolo.
"Peccato, oggi niente passeggiata fuori" pensò taehyung ma da una parte felice che i suoi amati fiori bevevano un pò di sana acqua...

ma perché ami così tanto i fiori taehyung? chiese un giorno chanyeol nonché uno dei suoi migliori amici, taehyung guardò essi "mia madre amava i fiori credo di avere preso da lei, mi ha insegnato inoltre che devo prendermene cura perché è un dono speciale.." disse sospirando.

A quel ricordo non riuscì a fermare calde lacrime. Sua mamma gli mancava e non poco, ogni ricordo era come una lama inficcata nella carne..
Dopo essersi ripreso si alzò dal letto come un piccione volato via perché qualche bambino giocava a rincorlerlo..., si preparò ed uscì senza fare colazione, come suo solito la avrebbe fatta da Jimin.

Taehyung si fermò alla porta, era almeno presentabile?
Occhiaie e occhi lucidi non lo aiutavano di certo ma con un sospiro entrò e venne accolto dal dolce profumo di torte, pasticcini.. È vari dolci.
Taehyung aspetto li sedendosi su una delle tante sedie, la casa di Jimin era propio sopra la pasticceria quindi a poco sarebbe arrivato. "strano che non ce nessuno alla cassa" si chiese sotto voce, di solito c'era sempre il padre di Jimin che lo salutava sempre offrendogli qualcosa da mangiare poi arrivava jimin e facevano colazione

Dopo una decina di minuti il migliore amico corse ad abbracciare tae sorridendogli facendo cosi diventare i suoi occhi in due mezze lune.
"ciao taehyung!! "disse jimin, per poco si metteva a saltare dalla gioia, "ciao chim come stai?" disse a sua volta taehyung ricambiando l'abbraccio e pensando a quanto alcune volte fosse stupido "il solito, dai vado a preparare la colazione?" chiese mettendosi una mano sulla pancia, jimin aspettava sempre tahyung
"certo" disse il tinto senza filtri.

Era strano come, appena lasciavi taehyung da solo, la sua mente iniziava a viaggiare e tuffarsi in mille ricordi dolorosi. Ad esempio sua madre, il suo ex, suo padre... Ouch suo padre non voleva nemmeno immaginarlo..

Dopo più o meno 5 minuti ritornò Jimin, con in mano una tortina al cioccolato con panna e sopra alle fragole, ormai aveva imparato a memoria i gusti del migliore amico..

I due ragazzi Parlarono del più e del meno..
ed ovviamente arrivò l'ora di salutarsi, per poco Jimin non si mise a piangere "Ehy guarda che ci vediamo anche domani!" disse tahyung accarezzando le guance di chim "lo so" sussurò l'altro per poi sgranare gli occhi "oh si.. Quasi dimenticavo ecco io pensavo se.. stasera ti va di uscire?" chiese guardando il maggiore "certo.. però se il colloquio va male divento depresso e brutto" affermò ridendo "sta zitto, e poi esiste per questo il trucco, comunque alle 11 sotto casa mia" semplicemte Disse Jimin cacciando taehyung.

Mentre i due si divertivano

Dall'alta parte della città c'era un ragazzo alto,snello,bello,che stava organizzando la morte della sua prossima vittima

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