Vuoto e inutile tormento,
indispettito dal tempo che scorre,
dalle parole che perdi,
dai silenzi che urli.
Oh tu infame,
tra le vene ti diffondi,
nei respiri ti insinui e ti alimenti.
Tormento essenziale,
vita che brucia,
ventre contratto da spasmi rabbiosi,
che creano rughe d'espressione,
che invecchiano l'anima e sciupano i sensi.
Tormentato tormento,
solo e affranto,
morto e abbandonato nelle viscere di un corpo distrutto.
Tu,
tu solo che sei,
tu solo che eri,
tu solo sarai.
Non si placa un tormento che vive,
non si cancella un tormento che muore.
Gabriel©
2018 - All rights reserved
STAI LEGGENDO
Gabriel Emerson - IoVivo
ChickLitLa storia di Gabriel dall'ottobre 2017. Gabriel© 2017/18 - All rights reserved