Il diario dei ricordi

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L'estate era appena iniziata e nonostante non avessi ancora concluso l'esame orale di fine terza media decisi di prendere un giorno di pausa dallo studio e di riordinare camera mia, cosa che a differenza di molte altre ragazze e ragazzi della mia età a me piaceva molto.
Tra i vari cimeli di cui scoprii l'esistenza ritrovai anche la mia vecchia e unica via di fuga: il mio diario segreto sul quale avevo scritto ogni giorno della mia vita fin dal primo giorno di prima media.

Beh si era stato il mio più caro amico e la mia unica via di fuga da i dispiaceri, le prese in giro e tutto ciò che passavo durante le mie lunghe giornate che potevo raccontare liberamente solo a lui per non dare alcun tipo di dispiacere a mia madre.

Avevo sempre avuto un infanzia felice e spensierata ma tutto cambiò con il presunto trasloco di mio padre all'età di soli dieci anni: era mattina presto è come tutti gli altri giorni stavo andando a dare il buon giorno a mio padre quando sulla porta di camera dei miei genitori udii il pianto di una donna, entrai e vidi mia madre piangere accanto al letto con tra le mani un bigliettino di cui solo mia madre conobbe il contenuto, dopo la sua ripresa a me raccontò solamente che mio padre era stato obbligato a traslocare per via di lavoro e data la mia tenera età non sospettai di nulla e scoppiai solamente in un lungo pianto e decisi proprio in quel momento di voler raccontare ogni singola emozione, paura, in poche parole la mia vita, qui su questo ammasso di foglie che solo per me però poteva diventare un portale magico verso la libertà da tutto ciò di negativo che provano.

Lo sfogliai più volte e nel mentre mi scese qualche lacrima per tutto quello che avevo passato e che non avevo mai detto a nessuno ma che solo io e il mio diario potevamo conoscere; alcune tra queste pagine erano rovinate e semi leggibili per via delle lacrime che versai mentre lo scrissi.

Provai solamente a rileggere una tra queste pagine e al suo interno trovai la mia storia, o meglio il suo lato peggiore, raccontai di quella volta che andai al lago in una gita scolastica un uno dei miei EX migliori amici cercò più volte di farmi cadere ma io resistetti e così tutto d'un colpo si diede un pizzicotto e lanciò il mio zainetto, contenente il mio pranzo, nel lago per poi dire che ero stata io a dargli il pizzicotto e per liberarsi mi stava scostando quando lo zaino scivolò in acqua, a queste parole rimasi senza fiato pensando alla malignità con cui lo avesse fatto ma le lacrime agli occhi che cercavo di contenere parlavano da sole così la professoressa, per avere ulteriori conferme non avendo visto nulla, chiese alla classe ma tutti rimasero muti e puntarono il dito contro di me e io tornai così sull'autobus con altre prof perdendomi la gita e rimanendo senza pranzo.

Nemmeno ora capisco veramente perchè lo avesse fatto ma ormai non importa più a nessuno, così appena tornata a casa dissi a mia madre che lo avevo perso per strada durante il ritorno e che il pranzo preparato da lei era stato davvero buonissimo successivamente mi sgridò per aver perso lo zaino e io rimasi in silenzio per non darle dispiaceri e per mia fortuna trattenni per la seconda volta le lacrime agli occhi non facendola accorgere di nulla.
Dopodiché andai in camera mi gettai sul letto e con indosso ancora le scarpe mi addormentai scrivendo ciò che avevo subito.

Questa fu solo l'inizio di una lunga serie di vicende simili i quali non ne raccontai nessuno per via della paura di sbagliare e ferire chi amavo, se ci penso ora invece non ho alcun dubbio che avrei dovuto raccontare subito tutto e risolvere così fin da subito la questione e che così facendo avrei finito di raccontare bugie ma soprattutto di farmi soffrire.

Uno a uno infatti persi tutti i miei amici alcuni mi mentirono altri invece non si fecero più vivi e cercarono di evitarmi, ma quello che più mi ferì si chiamava Josh: eravamo migliori amici e lui era infatti l'unico che mi rimaneva, gli volevo molto bene e mi capiva per ogni cosa io gli raccontassi; un giorno però, durante l'intervallo, mi disse di piacergli molto e che gli avrebbe fatto piacere stare con me nonostante eravamo bff da circa due settimane, io non volendolo perdere ne come amico ne come bff accettai.

La relazione prosegui per il meglio per circa un mese fin quando un giorno mi stupì dicendomi di volere di più da me, ma io non capii bene dove volesse arrivare e così non ci feci molto caso. Capii poi durante il pomeriggio che cosa volesse realmente intendere con quelle parole, come al solito ci incontrammo di fronte a casa mia verso le 15:30 e lui mi disse di volermi portare in un posto che non avevo mai visto prima e io incuriosita lo seguii, dopo circa un ora di cammino mi resi finalmente conto di dove fossimo e che quella struttura buia fosse in realtà solamente un portico disabitato è isolato da resto delle case.

Non mi lascio nemmeno aprir bocca quando tutto d'un tratto mi prese e mi sbatte contro un muro e iniziò a baciarmi in modo più violento del solito io non mi mossi e all'inizio mi godei il momento solo quando passo al collo e infine al seno mi resi realmente conto dove volesse arrivare e in quel momento mi convinsi che la mia dignità valeva di più di questa amicizia, così mi feci coraggio e lo scostai velocemente e mi misi a correre più in fretta che potevo verso casa.

Il giorno seguente era come se non ci fossimo mai conosciuti e tra di noi non esisteva più nemmeno il saluto e fu lì e solamente li che mi detti forza e mi convinsi che meglio stare soli piuttosto che avere accanto amici così.

Solo ultimamente smisi di scrivere le pagine di questo diario mentre ,invece, ne avevo la necessità una volta: forse per l'impegno nello studio, forse perché ero finalmente più sicura di me stessa o forse perché la mia attenzione cadeva, per gran parte del mio tempo, su un nuovo arrivato in città che casualmente abitava proprio al lato opposto della strada di casa mia.

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Scusatemi se il capitolo è un po' corto ma volevo lasciare la suspense per il nuovo arrivato in città.
Fatemi sapere come vi immaginate che continui la storia!
Un saluto a tutti.

ileniaoma💕

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