I giorni passavano, ma nonostante ciò non riuscivo proprio a togliermi dalla testa Richard, così mi venne la geniale idea di tornare da lui per poterlo rivedere con la scusa di volerlo ringraziare per ciò che aveva fatto per me; dato che l'ultima volta non ebbi nemmeno il coraggio di presentarmi per bene.
Il pomeriggio seguente finalmente mi decisi così comunicai a mia madre di dover andare con un paio di amici e che sarei tornata verso le 18:00 per poi uscire di casa e ripercorrere la strada svolta prima del nostro incontro.
Dopo circa due ore, ed essermi persa quasi tre volte, riuscii ad intravedere il suo meraviglioso camper sul quale era disteso sopra al tettuccio per prendere il sole, che oggi picchiava moltissimo, non persi tempo e giunsi proprio dinanzi alla porta d'ingresso del camper per poi chiamarlo, chiamarlo e richiamarlo ma nessuna risposata, era quasi come se non volesse vedermi; a quel punto decisi così di guardare che stesse facendo e notai così che portava le cuffie.Non avevo altra scelta se volevo parlargli dovevo raggiungerlo sul tettuccio del camper e senza farmi scrupoli decisi di entrare nel camper, salire per le scale dove si trovava il suo letto, ancora disfatto dalla mattina presumo, e proprio sopra di esso vi era l'ingresso per il tettuccio dal quale dovevo salire.
Una volta lì gli tolsi velocemente le cuffie facendolo sobbalzare dallo spavento.Appena questo accadde si girò velocemente per poi rendersi conto che ero io, così lo salutai e lo stesso lui soffermandosi però sul mio nome che ancora non conosceva e a quel punto gli dissi:"Il mio nome é Sabrina" e subito arrossii imbarazzata, successivamente Richard mi chiese il perchè della mia visita e io raccontai che ero venuta per ringraziarlo per quello che aveva fatto per me poiché l'ultima volta per colpa dallo spavento non riuscii a dirglielo in modo chiaro.
Sentendo tali parole si alzò finalmente in piedi interrompendo il suo rito di abbronzatura e appena si avvicinò a me sentii le farfalle nello stomaco: non so per quei suoi occhi magnetici di color ghiaccio, per quel ciuffo nero e liscio, per i suoi lineamenti perfetti e allo stesso tempo dolci, per il suo fisico palestrato e possente o semplicemente per il suo modo di fare affascinante e allo stesso tempo provocante.
Richard nel frattempo continuava ad avanzare verso di me ed io ad indietreggiare per l'imbarazzo essendo lui in costume, avendomi quasi sfiorata dissi velocemente di avergli detto tutto e di poter andare, ma con mio stupore non si fermò e io mi ritrovai ad essere un passo prima di cadere dal tettuccio così mi fermai e cercando di scattargli velocemente accanto per scendere mi prese per i fianchi trascinandomi verso di lui e sussurrandomi nell'orecchio di rimanere ancora un po', per poi prendermi per mano e portarmi giù dalla fessura e trascinandomi sul suo letto sul quale io mi sedetti, cominciando poi a parlare più serenamente della vita di entrambi.
Le ore trascorrevano veloci e quasi non me ne rendevo conto così essendo consapevole che tra poco avrei dovuto andarmene gli feci la domanda forse più difficile al mondo:" Ehm sai volevo sapere...ehm se sei...impegnato con..." non mi permise nemmeno di concludere la frase quando avvicinandomi a lui mi baciò in quello che probabilmente è stato il più bel bacio della mia vita, dandomi così la risposta che avevo cercato per giorni.
Dopo questo bacio ci furono alcuni secondi di silenzio reciproco per poi avvicinarmi a lui e continuare a baciarlo per circa mezz'ora.
Finto questo momento così meravigliosamente romantico e intenso mi staccai in un lampo per poi andarmene data l'ora, così mi accompagnò alla porta ma prima di corrermene via mi lascio il suo numero scritto sul braccio dicendomi di richiamarlo se mai avessi voluto rivederlo; così annuii e sfrecciai via ancora incantata da quei baci delicati sulla mie labbra.Come sempre il tragitto verso casa lasciava spazio all'immaginazione con il quale io ci giocherellavo ma allo stesso tempo mi domandavo come avessi potuto baciarlo poiché lui avesse 4 anni più di me e essendo ovviamente più maturo di me, per poi arrivare alla conclusione che tra me e lui non ci poteva essere assolutamente nulla e che non potevo stare con lui bensì io lo desiderassi e che inoltre la nostra "storia" se si poteva chiamare così doveva finire e subito!
Varcata la porta di casa scoprii stupita di me stessa che non ero in grave ritardo ma solo circa di 15 minuti, così corsi a salutare mia madre inventando della giornata trascorsa con gli amici e nascondendo con una felpa, nonostante il caldo, il numero scritto sul braccio che decisi poi prima di dormire scriverlo su un bigliettino nel caso avessi cambiato idea e di cancellarlo dal mio braccio con una doccia di circa 30 minuti durante la quale presi l'iniziativa di dimenticarmi di lui, essendo consapevole che però non sarebbe stato poi così semplice.
Diedi così la buona notte a mia madre nonostante fossi ancora in accappatoio ringraziandola della cena e andandomene in camera per poi guardare un film e addormentarmi ancora in lacrime per ciò che mi era successo.
><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>
Ciao a tutti.
Chissà se Sabrina manterrà il suo buon proposito?!
Fatemi sapere se vi piace nei commenti e con una ⭐️ileniaoma💕
STAI LEGGENDO
Ricordami Chi Ero
RomanceQuesta è la storia di una ragazza di nome Sabrina, vive con la madre ed è figlia unica, passa un infanzia davvero perfetta e felice nonostante il trasloco del padre all' età di soli 10 anni. Durante le scuole medie subisce atti di bullismo da parte...