Il risveglio dall'assuefazione dei proprio pensieri è l'inzio della fine della felicità , che combacia perfettamente con il ritorno alla mera realtà monotona , caratterizzata dalla banalità. Questo forse mi ferisce più di ogni cosa , ogni volta in maniera differente , ogni volta con una maggiore intensità. Per molti è impercettibile , per me è incredibilmente violento , il risveglio , la separazione dal mio habitat ideale , la mente , la separazione dalla sua bellezza , dalle sue membra , dai suoi fianchi.
Rido a volte per sdrammatizzare , per non piangere , pensando a quante volte ancora mi risveglierò da un piacevole sogno , subendo altri colpi che lasciano segni , non sul fisico , ma nell'anima.
Il risveglio è il mio più grande nemico , ma anche più grande maestro , in quanto mi ricorda sempre che ogni nostra produzione mentale prende parte attiva nella nostra vita solo dentro la nostra testa , annullandosi all'esterno.
Come pretendi quindi che io prediliga il reale al mio cervello?
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amore
RomanceLa semplice descrizione dei miei stati mentali durante l'incontro con una ragazza. Sarà davvero questo l'amore?