La consapevolezza, ignorata dalla mia mente quasi come quando, per scaramanzia, si evita di prendere in considerazione gli esiti negativi, nonostante essi a volte siano quasi invitabili, riaffiora lenta, fredda, fatale, necessaria ; è la vendetta della ragione, la quale ribadisce la sua posizione prominente sugli istinti con prepotenza e violenza. La consapevolezza è sempre il primo boccone amaro dopo il risveglio, un pugno nella bocca della stomaco, una coltellata in faccia, una pallottola nel ginocchio, è la pura verità che tutti tanto amano e vagheggiano, ma che quando giunge uccide la nostra speranza, rendendoci si coscienti di ciò che accade ,ma al contempo estremamente avviliti.
La consapevolezza è il limite superato tra speranza e reale, il punto di non ritorno, oltre il quale la mia ascesa termina e davanti ai miei occhi si apre solo un inesorabile sentiero verso un nuovo fallimento
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amore
RomanceLa semplice descrizione dei miei stati mentali durante l'incontro con una ragazza. Sarà davvero questo l'amore?