Get lost and get found again.

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I – perdersi

"Perdersi". Forma riflessiva del verbo perdere. Significa non trovare più qualcosa a cui ci si è presi cura per tanto tempo, rassegnarsi e rinunciarci: possiamo perdere un temperino, dispiacerci quando ce ne rendiamo conto, infine ricomprarlo perché "tanto non era chissà cosa". Oppure possiamo perdere un'amicizia, un amore, lo stesso senno, cose che potremmo magari ritrovare, ma che non saranno mai come prima.
L'importanza che diamo ai fatti che accadono, alle azioni compiute, è relativa, non tutti attribuiscono lo stesso significato a qualcosa, i sentimenti suscitati da uno stesso evento sono differenti per chi lo vive in prima persona; ma il dolore, il dolore coglie chiunque impreparato, allo stesso modo, senza dargli il minimo preavviso, colpendolo come un pugno allo stomaco e mozzandogli il fiato.

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II – accettare l'amore

Spesso si tende a svalutare, o peggio, a non considerare proprio, la storia di una persona: la giudichiamo, la aggrediamo senza pensare a come potrebbe reagire alle nostre critiche; noi in realtà non sappiamo cos'abbia dovuto attraversare nella sua vita, cosa la renda la persona che è oggi. Eppure, imperterriti, pretendiamo che le nostre parole, seppur rudi, siano pienamente giustificate, perché "lo dico per il tuo bene, davvero". E le critiche si accumulano, e tutto comincia a pesare ancora più di prima, ed è facile iniziare a dubitare di sé stessi. Perché ognuno accetta l'amore che pensa di meritare1, e se il giudizio degli altri è quasi sempre negativo, allora difficilmente riusciremo mai a comprendere, ricevere e ricambiare l'affetto di chi ci ama, poiché ci sembrerà una cosa fuori dal comune, quasi una presa in giro, qualcosa che non potrebbe mai far parte della nostra vita.


"Don't get too close, it is dark inside,
it's where my demons hide,
it's where my demons hide."
2

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III – coraggio

Da che mondo è mondo, è sempre stato difficile rinunciare a qualcosa o qualcuno; rinunciare alla felicità, soprattutto, risulta quasi impossibile, specialmente quando ne sei abituato da tempo: accettare di non avere più qualcuno a cui mandare il messaggio del buongiorno e della buonanotte; di non passeggiare più per le strade deserte mano nella mano, parlando di tutto e niente; di non addormentarsi più uno abbracciato all'altro, di non scambiarsi effusioni, di non fare battute che capite solo voi due; accettare di non condividere più la gioia, la rabbia, la tristezza con qualcuno a cui importi davvero come tu stia.
E ogni tanto vorremmo ritornare a quei momenti in cui tutto sembrava così bello, e avere l'occasione di dire quello che abbiamo avuto il coraggio solo di pensare.


"If we could only have this life for one more day,
if we could only turn back time...
"3

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IV – fingere

"Devi superarla, ormai è finita, non ha senso piangere sul latte versato." Tipica frase di chi vuole prendersi un calcio sui denti. Non è facile rinunciare, e soprattutto non è facile andare oltre all'amore, oltre ad una persona che è riuscita a sollevarci nei momenti più bui della nostra vita. E il pensiero di essere soli, ora, a fronteggiare i nostri demoni, ci fa annegare ancora più profondamente nel dolore, rendendoci impotenti, spaventati, arrabbiati. Un mare di nebbia4 sembra stagliarsi davanti a noi, fitto, umido, tetro, e sembra impossibile poterne uscire; quindi ti chiudi in te stesso, iniziando ad immaginare un mondo diverso dalla realtà, un mondo che ti allontana ancor di più dalla vita reale.


"Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là di quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fino; ove per poco
il cor non si spaura [...].
"5

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V – affogare

Il primo giorno c'è, quello dopo non c'è più . E così ti ritrovi senza una persona nella tua vita, non per tua scelta, non per sua scelta, ma perché ti è stata portata via. Non è semplice realizzare che nessuno risponderà più a quel numero di telefono, che nessuno più sorriderà o parlerà in quel modo; tutto ciò che ti resta è un ammasso di ricordi, neanche tanto chiari, che fra qualche anno inizieranno ad essere sempre più sbiaditi. Quindi cosa fare? Cerchi di dimenticare, di non soffrire più, di fingere che in realtà questa perdita non ti ha toccato in alcun modo, che sei felice e puoi superarla. Poi improvvisamente succede qualcosa, qualcosa di inaspettato, e un'ondata di ricordi ti travolge, e tutto è peggio (o meglio?) di prima.


"[...] Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naugrafar m'è dolce in questo mare.
"6

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VI – andare oltre

È impossibile parlare in maniera totalmente oggettiva dei propri sentimenti dei propri trascorsi: i ricordi riaffiorano uno ad uno, provocandoti una terribile malinconia; e vorresti scacciarli, ma non puoi: ti ricordi di quando eri seduta su un scoglio, abbracciata a lui, ascoltando l'infrangersi delle onde sulla roccia; ti ricordi delle discussioni, della rabbia, della terribile voglia di finire tutto, perché "così non si può andare avanti". Ti ricordi della difficoltà che hai avuto a superare tutto, nonostante fossi costretta a vederlo ogni giorno. E infine ti ricordi della felicità che hai trovato innamorandoti di novo, non rimpiangendo nulla del tuo passato... Altrimenti forse non sarebbe andata così.

Perché alla fine è difficile andare oltre, è difficile sopravvivere al dolore e alla malinconia, ma una volta che l'hai fatto, è ancora più bello essere felici.



NOTE AL TESTO:

1) "The Perks of Being a Wallflower", Stephen Chbosky

2) "Demons", Imagine Dragons

3) "Moments", One Direction

4) Riferimento al quadro "Viandante su un mare di nebbia" di C.D. Friedrich

5) "L'Infinito", Giacomo Leopardi, da "Canti", 1819

6) Op.cit.






*Angolo autrice*


Heya

Questa storia è in realtà un tema che ho scritto nel lontano (insomma) ottobre 2017 per il mio professore di italiano. E' una riflessione sui sentimenti che provavo allora, e che in parte provo ancora adesso; scriverlo mi ha sconvolta così tanto che a momenti mi mettevo a piangere sul foglio protocollo, ma ho tenuto duro.
Ora ho deciso di pubblicarlo qui, sperando che anche a voi lasci qualcosa, così come ha lasciato qualcosa a me. 

Dedico questa one shot alla persona che ha frantumato in mille pezzi il mio cuore, ma che mi ha fatto prendere una valanga di 9 nei temi. E a cucchiaia, perché grazie alle sue storie ho imparato cosa significhi essere resilienti.

Resilience.Where stories live. Discover now