Era passato un anno da quel primo giorno di scuola dall'arrivo del nuovo ragazzo "arrogante" anche se tanto arrogante non era.
In quell'anno Alex aveva trovato l'amore, ovvero una delle ragazze più ammirate della sua classe, nonchè vecchia compagna di banco di Jasmine.
Era l'ultimo anno da affrontare e si sarebbe definitivamente liberata della scuola e di quella classe che la opprimeva troppo anche se spesso si ritrovava a pensare che almeno un po' le sarebbero mancati i suoi compagni di classe.
Quella mattina si svegliò con il sorriso sul volto, probabilmente per il pensiero del suo ultimo, primo giorno di scuola.
Si preparò in fretta perchè, come suo solito, non voleva essere in ritardo.
Arrivata a scuola fu accolta dai suoi compagni e da James, quello che in quegli ultimi mesi era diventato un amico importante, quasi da considerarlo migliore amico e che sarebbe poi diventato il suo nuovo compagno di banco.
A prendere la parola fu Alex, che con la sua poca simpatia chiese come ci si sentiva all'ultimo primo giorno di scuola. Qualcuno rispose, Jasmine no, si sentiva di troppo, non era minimamente considerata una sua risposta.
Arrivarono in classe e come sempre nei primi giorni di scuola furono accolti dagli insegnanti che ricordarono, come le altre centinaia di persone avevano fatto, che quello era l'ultimo primo giorno di scuola.
"Sono già stanco" - esclamò James sottovoce.
Era un ragazzo abbastanza simpatico e scherzava sempre, tant'è che non si capiva mai se fosse serio o meno. Ma aveva anche il difetto di essere un po' bugiardo e di questo, purtroppo, Jasmine se ne accorse troppo tardi.
Quell'anno si respirava un'aria differente rispetto a quella dell'anno precedente, non era nessun nuovo compagno, era l'aria di cambiamento, il cambiamento di persone, di amicizie, di emozioni, ma nessuno, a parte Jasmine e qualche sua casa amica se ne accorgeva.
Quella giornata passò velocemente e Jasmine potè finalmente ritornare a casa e raccontare la sua giornata alla sua migliore amica, che le raccontò la sua.
Sperava che quell'ultimo anno andasse bene, che potesse concluderlo serenamente.
Quella sera ricevette un messaggio da James che le chiese di andare a far un giro insieme a Katy, la migliore amica di Jasmine e accettò.
Si incontrarono come sempre al parco, forse l'unico posto tranquillo e carino di quella città sempre buia in cui vivevano. Quella città sempre spenta, strana, che non aveva altro che copie, ognuno uguale ad un altro, senza rendersene conto.
"Alex e Mathilde hanno litigato, hai saputo?" - disse James rivolgendosi a Jasmine.
"E allora? Lo fanno continuamente, non si riesce mai a capire se stanno insieme o meno" - rispose la ragazza calpestando una foglia.
"Beh, è vero. Ma che strano, sembra essere lei il problema. Lui ci mette il cuore in quella relazione, dice che non è mai stato così innamorato" - continuò l'amico.
"Si voglio proprio crederci, è tutta una presa in giro. I ragazzi sono tutti così, mi meraviglio di come la cosa continui da quasi un anno" - rispose Jasmine.
Era convinta che i ragazzi di un tempo non esistessero più, quelli che provavano il vero amore, che erano disposti a tutto pur di non perdere una persona. E così era svanito anche il suo credere nell'amore, era impossibile, secondo lei, innamorarsi a quell'età.
Quella serata passò abbastanza tranquillamente, era solo con i suoi due più cari amici che si sentiva la vera Jasmine, con loro scherzava e confidava ogni piccolezza. Ma aveva anche paura. Paura che i due potessero trovare qualcuno migliore di lei e l'avrebbero abbandonata, come si trascura una cosa passata di moda.
Ritornata a casa si infilò nel letto e si addormentò con la musica nelle cuffiette.
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нυg мε
Romance"νederti ridere, quanto fa bene ad una come me, vederti ridere, fa stare meglio anche una come me..." E vieni qui, abbracciami, e tutto si stravolgerà