Cos'è l'umanità, alla fine? Migliaia di vite, deboli e traballanti anime che lottano per vivere, anime infuocate che infuriano contro il nemico, anime fiduciose, che credono in un futuro, anime distrutte, che a stento si rialzano per guardare un'altra volta in faccia la morte. Anime di ogni tipo, vite di ogni genere. Persone diverse, culture differenti, credenze, sentimenti, sogni, passati, presenti, futuri.
Cos'è l'essere umano, se non una foglia in primavera, in estate e in autunno, che crolla quando cade su di lei l'inverno? C'è chi si aggrappa con forza all'albero, c'è chi viene strappato via prima da mani o da temporali violenti, c'è chi si lascia andare, c'è chi fa tardi, c'è chi fa presto, c'è chi sorride e accetta la sua ora, c'è chi, c'è chi...
L'essere umano è debole, l'essere umano è fragile, l'essere umano, miglior modo non c'è per descriverlo, è umano. Un tripudio di colori, sentimenti, ricordi, sogni, convinzioni, disperazioni, speranze... l'essere umano è umano.
Per continuare ha bisogno di qualcuno. I genitori. Gli amici. I mentori. L'amore.
Per continuare ha bisogno della forza che tutte le persone che ha incontrato nel corso della vita gli donano.
Per continuare ha bisogno di ferite, morti, tradimenti, dolore.
Per continuare deve aprire gli occhi sul mondo.
Per continuare deve essere vivo, non sopravvivere.
Per continuare, deve avere speranza.
Quindi come, come? Se la forza è morta, se i sentimenti negativi hanno eliminato tutti quei granelli di gioia che un tempo risiedevano all'interno di ogni corpo, se l'innocenza è andata perduta, se gli occhi sono stanchi di rimanere aperti, se la vita è stanca di rimanere dentro di te? Se la speranza, se è vero che è l'ultima a morire, lo stesse facendo in questo momento?
Come, come, come? Come, come, come, come, come, come, come, come, come, come, come, come, come?
Come può un essere umano continuare a vivere se non può più? Se non vuole?
La guerra è persa. Gli amici sono morti. I mentori stanno crollando. I genitori non sai nemmeno più come erano fatti, che faccia avessero, con che voce ti dicevano che ti volevano bene. Non ti ricordi nemmeno più le ultime parole di tua madre... non è per lei che hai iniziato?
L'amore è sparito fra le tue braccia.
Per cosa sei ancora lì, poi? Per cosa lotti ora? Per sapere la verità, che nessuno sa perché nessuno ha mai voluto dirla? Per la libertà, che tanto non avresti da nessuna parte? Per vendetta, che si è ormai consumata? Per te stesso, che nel percorso per arrivare dove sei ti sei perso? Per la tua famiglia, che è morta? Per chi conoscevi, che è sparito? Per chi ami, che hai ucciso? Perché è colpa tua se siamo arrivati a questo. Se questo sangue ti circonda, se questi corpi a malapena si riconoscono.
Ricordi quelle foreste? Quelle che qualche anno addietro hai visitato dopo la caduta del "nemico"? Quella in cui hai perso la tua prima squadra?
Non ci sono più. Ardono fuoco rosso, fumano lacrime nere, che troppo leggere salgono al cielo.
Ricordi le mura? Quelle che avevi protetto con tutto te stesso, pur odiandole e volendo sapere cosa c'era dall'altra parte? Quelle dove erano morti centinaia di amici, compagni, persone. Quelle da cui avevi scorso la vita.
Sono crollate, distrutte dal tuo potere che con tanta innocenza pensavi di poter controllare.
Ricordi le città? Quelle con tutte le persone? Chi ti odiava e chi ti ammirava? Chi ti vedeva come un mostro, chi come un salvatore. Quelle in cui sei cresciuto. Quelle in cui sei quasi morto. Quelle che hanno deciso il tuo futuro.
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Take my life away
FanfictionE se fosse tutto un sogno? E se fosse realtà, perduta nel tempo, tramandata nella memoria e raccolta nel sonno, cosa ne sarebbe dell'umanità? Ma... l'umanità ha ancora bisogno di essere salvata? Se la speranza, se è vero che è l'ultima a morire, lo...