Forever
Era calato il silenzio. Le luci sul palco erano spente e ad illuminare l'arena in quel momento c'era solo la luce prodotta dai light stick delle loro fan. Una luce bianca, delicata, che riportava alla mente dei nove ragazzi, in piedi sul palco buio, fin troppi ricordi. Sentivano gli occhi bruciare, erano scoppiati in un pianto silenzioso lasciando le decine di migliaia di persone all'interno dell'arena all'oscuro di tutto.
-E' stato divertente vero?- una voce spezzata dal pianto e dai singhiozzi incessanti ruppe quel silenzio assordante non tipico di un concerto. Era stato Baekhyun a parlare.
-Ne abbiamo passate tante.- un faro lo illuminò, mostrando i suoi occhi rossi e le gote rigate da infiniti rivoli salati. L'intera arena gridò a quella vista. Non era la prima volta che Baekhyun si mostrava alle fan piangendo, ma ora, davvero non riuscì a trattenersi.
-Fin troppe.- un'altra voce, più profonda. Questa volta era stato Chanyeol a parlare.
Si avvicinò al compagno e con estrema delicatezza cercò di asciugargli gli occhi con un piccolo asciugamano. Odiava vederlo in quello stato, come odiava anche solo il pensiero che i suoi compagni potessero essere tristi o infelici. Ma in quella situazione, era decisamente complicato essere sereni.
-Sai che odio vedervi piangere.- disse gentilmente mentre si lasciava cadere il braccio lungo il fianco, dopo aver asciugato (più o meno) le guance del compagno. Quando i suoi membri erano giù di morale, spesso era lui a tirarli su e a fare in modo che le preoccupazioni e i brutti pensieri lasciassero le loro menti, e di certo lo avrebbe fatto anche in quel momento, nonostante la vista di tutte quelle lacrime gli stesse veramente spezzando il cuore a metà.
Così si girò verso gli altri compagni e mise su un sorriso da orecchio a orecchio. Vide i suoi amici ricambiarlo e per un momento pensò che non stesse accadendo davvero, che non stessero davvero per sciogliersi, che quello fosse solamente il concerto di chiusura del loro ennesimo tour. Ma non era così, e a confermarlo c'erano le incessanti lacrime degli altri otto membri degli EXO.
Un altro grido della folla: la telecamera che prima stava riprendendo Baekhyun, ora riprendeva un Chanyeol distrutto dalla stanchezza e dal troppo piangere. Cercò di coprirsi il viso, non voleva mostrarsi in quello stato alle fan.
-Così non va bene, Chanyeol!- ora a parlare era Suho, -Se anche tu piangi, come farai a tirarci su?-
Gli si avvicinò e gli diede una pacca sulla spalla. Il gruppo riuscì a ridere per un istante con una risata sommessa, che lasciò il posto solamente ad altre lacrime.
"Riprenditi, Junmyeon. Sei il leader." pensava, quando sentì una mano poggiarsi sulla sua schiena. Era Minseok: -Leader, non devi fare il duro. Puoi lasciarti andare.- Quelle parole furono la goccia che fece traboccare il vaso e anche Suho scoppiò in un pianto rumoroso. Non voleva piangere, voleva mostrarsi forte come aveva sempre fatto in passato, ma non ci riuscì. Non voleva accettare che fosse tutto finito, che non avrebbero più vissuto insieme, che non avrebbero più fatto musica insieme. Non avrebbero più passato notti in bianco chiacchierando nella loro minuscola stanza del dormitorio, non si sarebbero più abbuffati insieme di cibo dopo un concerto, non avrebbero più pianto in quel modo tutti insieme. Suho non voleva accettare nulla di tutto ciò, non ci riusciva, e pronunciò solo un flebile "Scusatemi" rivolto alle fan nell'arena prima di prendersi due minuti per sé e sedersi sugli scalini in fondo al palco, sui quali, poco prima, avevano cantato Peter Pan.
Minseok lo seguì silenzioso e gli si sedette vicino, cingendolo in un abbraccio.
A quella vista, l'arena scoppiò nell'ennesimo grido e un coro che diceva "Non piangete" iniziò a levarsi da un punto indefinito dell'ultimo anello.
Kai, Chen, Sehun e Lay osservavano la scena, immobili. Non riuscivano a muoversi, le loro menti erano fisse su un unico pensiero: "Non voglio che tutto questo finisca". Si guardarono per un lungo istante, prima di darsi qualche sguardo di intesa e annuire lievemente col capo. Si separarono e, mentre Jongdae, Sehun e Yixing raggiungevano Chanyeol e Baekhyun, Jongin andò da Kyungsoo, che fino a quel momento se ne era stato in disparte a combattere con le sue, di lacrime. Kai gli prese una mano e la strinse nella sua, prima di dirgli che non avrebbe dovuto sopportare quel peso da solo e che sarebbe stato sicuramente meglio se fosse stato vicino ai suoi compagni. D.O. sentiva dolore al petto, mentre la sua mano veniva riscaldata da quella di Kai. Era distrutto, sia fisicamente che emotivamente, ma il tono di voce di Jongin era talmente rassicurante che non esitò a seguirlo. Così, insieme tornarono dagli altri, accompagnati dal coro delle fan che gli dava forza. Anche Xiumin e Suho avevano lasciato gli scalini ed erano tornati al loro posto.
Si strinsero in cerchio e si abbracciarono, per molto tempo. Si sussurravano parole di incoraggiamento, parole dolci, gentili, che davano loro la forza di portare a termine quello che sarebbe stato il loro ultimo concerto.
Si rimisero in riga, mentre si passavano le mani sulle guance per asciugare le lacrime che continuavano a scendere imperterrite. Si presero per mano e insieme gridarono nei loro microfoni un sonoro "EXO-L, non piangete!", prima che Suho prendesse parola e introducesse l'ultima canzone della scaletta.
Partì la base di Promise. Quella canzone racchiudeva tanti significati e il cantarla per ultima, al concerto finale, la rendeva ancora più speciale.
In quel momento, i nove ragazzi divennero un tutt'uno ancora una volta. Le loro emozioni si unirono e sentirono di essere diventati nuovamente una cosa sola.
Loro erano gli EXO, il leggendario gruppo che scalò ogni classifica fino ad arrivare alla cima. Loro erano leggenda, lo erano diventati grazie ai loro sforzi, al sudore e alle lacrime versate. Grazie alle risate, ai momenti di tristezza, a tutte le canzoni che avevano scritto e composto insieme. Ai pranzi, alle cene, grazie anche alle discussioni e ai litigi che non avevano fatto altro che rafforzare il loro legame, fino a farlo diventare indistruttibile.Thank you, I'm sorry, I love you
Even if I give you my everything, it's not enough
My love, I'll protect you forever
Just follow meTenevano gli sguardi fissi sulle loro fan, cantavano per loro, che erano state le artefici della loro fama e del loro successo. Senza il loro amore, ora gli EXO non sarebbero stati su quel palco. Erano le loro EXO-L, e tutto quello che desideravano in quel momento così intenso, era solamente dedicargli un'ultima canzone, al loro mondo, al loro universo, al loro tutto. Volevano che tutte quelle persone, che in quel momento intonavano le note di Promise insieme a loro, si sentissero amate.
Le avrebbero protette per sempre, in qualunque situazione.
La canzone terminò in poco tempo, forse troppo poco, e i ragazzi si riunirono ancora una volta in un abbraccio. Si volevano bene, si amavano come fratelli, erano una famiglia e niente avrebbe potuto cambiare i loro sentimenti.
Per l'ultima volta si misero in fila, per l'ultima volta si trovavano su quel palco insieme, per l'ultima volta potevano farsi chiamare EXO.-Sono Xiumin.-
-Sono Lay.-
-Sono Suho.-
-Sono Baekhyun.-
-Sono Chen.-
-Sono Chanyeol.-
-Sono D.O.-
-Sono Kai.-
-Sono Sehun.-
-We are one, EXO!-
Fu l'ultima cosa che dissero. Salutarono le loro fan, il loro mondo, la loro vita da idol, e si fiondarono nel backstage.
Mentre le loro fan intonavano un'ultima volta Peter Pan, quei nove ragazzi capirono quanto fossero stati fortunati ad incontrarsi e quanto fossero stati amati. Si resero conto che tutti gli sforzi che avevano fatto e tutti i problemi e le difficoltà che avevano incontrato, li avevano resi quello che erano in quel momento.
Ognuno era la forza dell'altro, sia nei momenti di gioia che nei momenti bui.
Loro erano un'unica cosa, loro erano gli EXO.
E lo sarebbero sempre stati,
per sempre.—————————————
1317 parole che ho scritto con le lacrime agli occhi.
Ho avuto l'ispirazione per questa one shot mentre ascoltavo Peter Pan e niente, il resto è venuto da sé. Spero solo che sia di vostro gradimento!
Vorrei solamente ringraziare chi è arrivato a leggere fino a questo punto, e vorrei anche scusarmi in caso avessi fatto versare qualche lacrima.
STAI LEGGENDO
Walking on Memories - One Shots
Short Story"Per l'ultima volta si misero in fila, per l'ultima volta si trovavano su quel palco insieme, per l'ultima volta potevano farsi chiamare EXO." Una semplice raccolta di one shot che aggiorneró ogni tanto (spero), buona lettura!