you are the miracle in me (in Revisione)

capitolo 16 colpevole svelato

Dopo il pessimo incontro con Allyson e la sua dichiarazione di guerra, Draco aveva abbandonato burberamente il suo gruppo di serpi, nonostante gli sguardi preoccupati di Pansy Parkinson. In seguito aveva raggiunto il campo da Quidditch e ora se ne stava seduto su una delle panche delle tribune di Serpeverde a guardare l'immenso e silenzioso campo da Quidditch, con gli occhi persi nel vuoto. Per l'ennesima volta e involontariamente si ritrovò a pensare a lei. Pensò a come il suo cuore si era fermato nel sentire quelle fredde parole e nel comprendere che tutto quello che avevano costruito in quei pochi mesi era andato in frantumi. E per cosa? Per un crimine che non aveva commesso ma di cui all'apparenza sembrava essere l'unico autore. Il biondo si morse il labbro inferiore: come aveva fatto suo padre a sapere di Drake? Chi poteva essere la spia? E per quale motivo aveva deciso di far uccidere Drake? Un milione di domande annebbiavano la mente del ragazzo mentre le risposte continuavano a farsi desiderare. In ogni caso, aveva deciso che avrebbe trovato chiunque avesse messo entrambi in quella situazione, non solo per salvare Drake e riportare la serenità nel mondo di Allyson, ma anche per se stesso. Perché per la prima volta aveva promesso a se stesso che si sarebbe comportato civilmente, che sarebbe diventato migliore. E chiunque avesse segnalato Drake aveva appena mandato a monte ogni suo singolo sforzo, dichiarando così guerra non solo ad Allyson, ma anche a lui. Mentre la sua mente vagava nel tentativo di trovare qualche risposta, il posto accanto al suo venne occupato da una figura mingherlina e il biondo voltò lo sguardo nella sua direzione.

"Pansy mi ha raccontato di quello che è successo con quella mezzosangue. Come stai?" iniziò dolcemente Astoria rompendo il silenzio del campo.

"bene" si limitò a dire il biondo tornando a fissare il campo da Quidditch.

"Non ti offendere, Draco, ma non hai una bella cera. Sai, forse dovresti lasciar perdere quella sangue sporco, venire ad accusarti così senza nessuna prova, incredibile davvero. Probabilmente ti ha pure accusato per qualcosa di cui non c'entri nulla"

Alla presenza di Astoria, finalmente gli ingranaggi iniziarono a girare nel modo corretto. Draco si voltò e guardò la ragazza come se avesse appena risolto un enigma.

"Sei stata tu a dirmi dei miei genitori, tu li hai visti per prima. E' stato perché li hai portati tu qui a scuola, perché sei stata la prima ad accoglierli quando sono arrivati, non è così, Grengrass?" Se ne uscì lui e la ragazza sembrò sbiancare. Nonostante Draco fosse ad un passo dalla verità e Astoria ne fosse consapevole, si comportò come se così non fosse.

"Per quale motivo credi che sia stata io? Sono venuta a dirti che i tuoi genitori erano ad Hogwarts, se fossi io la colpevole, perché avrei dovuto dirtelo?"

"Per mandarmi fuori strada come stai facendo adesso! Certo ha fatto comodo che tutti i sospetti ricadessero su di me, visto che i genitori che hai chiamato sono i miei! Comunque, da chi credi che andrà la mezzosangue una volta capito che io non c'entro niente?" disse lui maligno e il colorito della ragazza sparì definitivamente. Per la prima volta, Astoria si rese conto dell'immenso sbaglio che aveva fatto. Se Allyson l'avesse scoperta, non ci sarebbero stati semplicemente dei topi a svolazzare. Per quel poco che ne sapeva, Allyson gliel'avrebbe fatta pagare cara per essersi presa la vita di Drake.

"Non ho bisogno di ulteriori confessioni, Grengrass. La tua faccia sta già facendo tutto da sola. Però voglio che tu mi spiega per quale maledetto motivo hai deciso di fare una cosa del genere e come diamine facevi a sapere di Drake"

Draco era calmo ma le sue parole erano fredde e distanti. Inoltre, il suo sguardo scrutava dritto avanti a sé, nell'attesa delle tanto agognate risposte. Imbarazzata per essere stata scoperta, la ragazza rimase in silenzio un paio di secondi, a guardare ferita il ragazzo accanto a sé.