《1》

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Era un giorno come gli altri per il piccolo Taehyung, o quasi.
Stava per uscire da scuola, quando venne spinto addosso alle porte dell'entrata da qualcuno.
Questo qualcuno, per sfortuna di Taehyung, era Hoseok, nonché il suo vicino di casa.
Molto probabilmente era lì per prenderlo in giro, come al solito.

H: "moccioso levati dal cazzo prima che mi arrabbi"
Per paura del più grande, Taehyung si spostò immediatamente lasciandolo passare, posando lo sguardo in un punto non preciso del pavimento.
Quando il piccolo pensò che fosse andato via, tentò di uscire.
Ma qualcuno da dietro lo fermò.
Taehyung non lo riconobbe, ma pensò fosse un amico di Hoseok.
E quest'ultimo era proprio davanti a lui, con un'espressione da far venire i brividi.

H: “prima ti ho detto di scansarti, ma non di andartene. Non impari mai, eh?”
Disse il più grande prima di tirargli con forza uno schiaffo sulla guancia destra.
Taehyung cercò di portarsi una mano sulla parte del viso che già era rossa, ma non ci riuscì per colpa del ragazzo che lo stava tenendo da dietro.

H: “Taehyung, lo sai cosa voglio. E prima che te ne dia di più muoviti e mettiti a piangere.”
Esatto, è questo che amava Hoseok, le lacrime di Taehyung.
Quelle che raramente scendevano dagli occhi di quest'ultimo.
Perché nonostante tutto, Taehyung era molto positivo e allegro, non piangeva quasi mai, e questo faceva solamente arrabbiare Hoseok, il quale era abituato a vedere le persone che bullizzava mettersi a piangere anche solo vedendolo passare.
Con Taehyung era diverso.

T: “no...”
Sussurrò il piccolo, il quale sentì subito dopo una risatina da parte di Hoseok, prima di ricevere un altro schiaffo da quest'ultimo.
Ma ancora niente, Taehyung non voleva far uscire quelle lacrime, quindi far felici quel bullo e il suo amichetto.
Anzi, amichetti, a quanto pare c'era un altro ragazzo dietro ad Hoseok.

T: “Hoseok… io non ti ho fatto niente di male, perché ti comporti così?”
Chiese Taehyung per forse la centesima volta.
Dopo un minuto di silenzio straziante, Hoseok tirò un pugno sul naso al più piccolo, facendogli così, uscire del sangue.

H: “lascialo andare Namjoon, sono stanco di questo stupido”

Ah, così si chiamava Namjoon il ragazzo più alto dei tre?
Pensò Taehyung.
Dopo che Namjoon lasciò la presa, il piccolo tornò a casa a passo svelto.

T: “mamma sono a casa”
disse Taehyung chiudendo la porta.
M: “tesoro come mai sei in ritar- oddio che è successo alla tua faccia?”
preoccupata, corse verso di lui.
T: “sono caduto”
M: “quindi il pavimento è capace di tirarti degli schiaffi? Non dire bugie Tae.”
disse questa volta in tono serio sua madre.
T: “v-va bene… Hoseok mi ha picchiato…”
Il piccolo si mise a guardare il pavimento, con un filo di tristezza negli occhi.
M: “ancora lui? Gli ho detto più volte di non toccarti, non mi ascolta a quanto pare.”
T: “sai mamma, non è proprio il tipo di ragazzo che ascolta gli altri”
M: “dovrebbe farlo invece, altrimenti per lui finisce male se continua così.”
Disse la donna andando in bagno, aprì un cassetto e prese del cotone e un bicchiere d'acqua.
Andò in cucina e prese del ghiaccio dal freezer, e tornò da Taehyung.
Il piccolo prese il ghiaccio e lo mise sul livido che aveva in volto e lasciò che la madre gli pulisse delicatamente il naso con il cotone umido.

T: “mamma… perché si comporta così con me?”
M: “probabilmente vuole farsi rispettare, ma fatti rispettare anche tu se ricapita, intesi?”
T: “va bene, ci proverò”
Disse prima di andare in camera sua per svolgere i compiti che gli erano stati assegnati a scuola.

「ᴡʜᴀᴛ ᴀʀᴇ ᴡᴇ?」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora