COREY
Una luce accecante mi colpisce il viso obbligandomi ad aprire gli occhi. Mi accorgo di essere sdraiata su una barella bianca e di trovarmi in infermeria. Ancora un po' stordita, cerco di tirarmi su a sedere. All'interno della stanza ci sono solo io. Provo un mal di testa allucinante e non ricordo cosa mi è successo di così grave da ridurmi ad un tale schifo. All'improvviso, mentre formulo questi pensieri, fa il suo ingresso la Signora Collins, l'anziana infermiera della scuola. Inizialmente sembra non accorgersi di me, ma subito dopo mi rivolge uno sguardo materno e mi sorride "Ti sei svegliata finalmente! Come stai?" Per uno strano motivo arrossisco, improvvisamente a disagio "Ehm... ecco, sono stata meglio. Ma comunque... saprebbe dirmi cosa mi è successo? Io non ricordo nulla..." "È abbastanza normale date le circostanze, tranquilla... Sei svenuta in corridoio e i tuoi amici ti hanno portata in infermeria. Erano molto preoccupati, volevano rimanere quì con te finché non ti fossi svegliata, ma li ho obbligati ad andare a lezione... Sei molto fortunata ad avere degli amici che tengono a te così tanto. Alla fine della quinta ora li farò chiamare per venire a trovarti, non devi preoccuparti". Alla fine della quinta ora?!? Ma questo vuol dire che sono rimasta incosciente per le ultime due ore!
Cerco subito di alzarmi ma a causa di un capogiro cado subito all'indietro, sbattendo il sedere sulla barella con la grazia di un elefante.
La mia faccia è ormai a fuoco quando la Signora Collins mi guarda trattenendo a stento una risatina. Fantastico! Che bella la mia vita... "È meglio che tu ti riposi ancora un po', il mal di testa ci metterà un po' di tempo a passare... Intanto ti preparo una bella tazza di tè, che ne dici? Così ti aiuterà a tranquillizzarti un poco". Proprio in quel momento, il mio stomaco emette un forte brontolio. Mi accorgo solo ora di aver saltato l'intervallo e di avere una gran fame. Questa volta la Signora Collins non fa in tempo a trattenere una risata.
"Insieme al tè, ti porto anche dei biscotti... Mi sembra di aver capito che non sei riuscita a mangiare granché durante l'intervallo" arrossisco di nuovo, in preda all'imbarazzo "Grazie" le rispondo. Poi esce dalla stanza.Poco dopo ritorna con un vassoio su cui sono appoggiati una tazza di tè fumante ed un piattino di biscottini invitanti. Non appena me lo porge non ci penso due volte, avventandomi come un avvoltoio sui biscotti alla cannella e cioccolato (i miei preferiti) e scottandomi la lingua con il tè bollente, dimenticandomi di farlo raffreddare.
Proprio in questo istante, qualcuno bussa in modo esitante alla porta. La Signora Collins pare sorpresa, non essendo ancora arrivata la fine della quinta ora, ma subito dopo sposta lo sguardo da me alla porta "Avanti."
Sorrido felice, credendo che siano i miei migliori amici venuti a trovarmi, quando scopro che quello davanti alla porta non è affatto Archie ma Malcolm. Improvvisamente ricordo il motivo per cui sono stata così male e sono svenuta. Ricordo tutto.
"Oh ciao Malcolm, come mai sei quì? Non ti senti bene caro?"
Sono in completo stato di panico al momento e mi è impossibile tenere lo sguardo fisso su Malcolm o la Signora Collins.
"No signora mi sento benissimo, la ringrazio. Sono quì per vedere come sta Corey e per parlarle un attimo, se non le dispiace..."
La Signora Collins mi squadra come per chiedere la mia approvazione. Io tremante, ricambio lo sguardo, scuotendo impercettibilmente il capo, ma sembra non abbia afferrato il mio disaccordo, perché subito dopo allude, rivolta a Malcolm "Ma certo caro, stavo comunque per assentarmi un attimo. Una ragazza di I° prova un forte mal di stomaco e hanno richiesto il mio intervento." Poi rivolta a me "Ci vediamo dopo Corey" e se ne va chiudendo la porta alle sue spalle.
Mi sento come in trappola e non so come fare per tirarmi fuori da questa orribile situazione. Mi ritrovo a pregare che tutto questo sia solo un incubo e che non sia reale. Ma purtroppo per me, questa situazione è fin troppo realistica. E quello di fronte a me è il ragazzo che mi ha spezzato il cuore.
"Ciao Corey" La sua voce mi provoca una scossa improvvisa. Nonostante quest'ultima sia così sexy, in questo momento mi terrorizza. Non riesco né a guardarlo né a rispondere al suo saluto, così mi ritrovo a fissare le piastrelle del pavimento.
"Piccola, so che adesso mi odi e ne hai tutte le ragioni, ma ho bisogno assolutamente di parlarti" fa una pausa sospirando "Corey, guardami ti prego". Prendo coraggio e non so come, riesco a rispondergli con voce fievole ed esitante "Non ci riesco... Mal, Malc..." Non riesco a pronunciare nemmeno il suo nome. È più forte di me, non ci riesco proprio...
Lo sento sospirare di nuovo e poco dopo mi trovo obbligata a ruotare la testa di 90°, ritrovandomi così costretta a fissare l'oceano dei suoi occhi color nocciola.
Tento con tutte le mie forze di voltare la testa da un'altra parte, ma la sua presa è troppo forte, impedendomi così di muovermi anche di un solo centimetro.
I nostri respiri cominciano a farsi corti e pesanti e improvvisamente è come se il mondo non esistesse più e le nostre anime diventassero un tutt'uno. Adesso non riuscirei a distogliere il mio sguardo neanche volendo. È come se ormai fosse incatenato al suo. Malcolm sembra non accorgersi dell'effetto che mi sta facendo. Sono pervasa in tutto il corpo da forti tremori. Ho la pelle d'oca ma allo stesso tempo provo un calore indescrivibile. La mia mente mi dice di stargli lontano per non continuare a soffrire, ma il mio cuore e il mio corpo non ne vogliono sapere di lasciar perdere l'incontrollabile attrazione che ci unisce. Non posso illudermi dicendo di aver dimenticato quanto io lo ami e tenga a lui. Quel ragazzo non farà altro che ferirmi ma è pur sempre il ragazzo di cui sono innamorata e una storia come la nostra, non si dimentica tanto facilmente.
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CON TE NON HO PAURA
RomanceCorey e Malcolm hanno avuto un passato difficile, che li ha spinti a non fidarsi più di nessuno: nemmeno di loro stessi. Quando però si imbattono nei corridoi il primo giorno del quarto anno di High School, la loro vita cambia per sempre. Presto, ne...