Capitolo 19 (NUOVO!)

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Tornai al dormitorio come molti altri studenti che avevano salutato i propri parenti. Probabilmente la famiglia di Kevin se ne era andata prima, infatti lo trovai in camera seduto sul letto, con le gambe incrociate, che sistemava alcuni vestiti. Aveva le cuffie alle orecchie e si sentiva il ronzio della musica che ascoltava, ma notò comunque la mia presenza. Alzò lo sguardo verso di me, poi lo riabbassò e continuò ciò che stava facendo. Io, lentamente, mi sedetti davanti a lui sul mio letto e lo fissai. A quel punto Kevin si tolse le cuffie tirando il cavo, le mise affianco a lui, intrecciò le dita delle mani e mi guardo.
-Allora?
Chiese in attesa di una risposta. Ero felice, sapevo che voleva risolvere la situazione e che non mi odiava, ma da dove avrei dovuto cominciare? Sospirai per rilassarmi ed iniziai dalla mia infanzia, da quando vivevo felicemente con i miei genitori. Parlai dei bei momenti trascorsi con loro, dell'incidente, della nuova vita con mio zio e la mia riconoscenza e la stima verso quest'ultimo. Conclusi con la mia difficoltà ad accettare tutti questi cambiamenti e ad essere capace di raccontarli.
Quando finì il mio amico mi fissava con gli occhi spalancati. Non disse niente, si avvicinò verso di me e mi abbracciò. Io ricambiai.
-Mi dispiace, non avevo idea di cosa avessi passato.
-Avrei dovuto dirtelo prima.
Quando ci staccammo cercai conferma che non fosse più arrabbiato con me.
-Pari?
Kevin si mise a ridere e fece cenno di sì.
Trascorremmo insieme la serata in dormitorio. Eric mi aveva avvisato che non ci saremmo potuti incontrare. La mattina successiva mi spiegò che aveva passato la giornata da solo, ma dopo il coprifuoco i suoi gli avevano fatto visita e lo avevano portato in giro (erano i più grandi finanziatori della scuola quindi fu semplice concedergli l'ennesimo strappo alla regola).
La scuola finì qualche giorno dopo ed il Red mi invitò a passare la prima settimana delle vacanze estive insieme a casa sua. Il giorno della partenza ci aiutammo a preparare le valige e a liberare le nostre camere. Le ultime cose da sistemare si trovava in camera mia. Insieme a lui raggiunsi la mia stanza. La porta era socchiusa visto che anche Kevin faceva avanti e dietro dalla camera per prepararsi a partire. Mentre conversavo con il Bird aprii la porta e poi rivolsi il mio sguardo verso chi ci ritrovammo davanti... Kevin non era da solo, con lui c'era l'amico di Eric dai capelli turchini ed i due erano intenti a baciarsi. Quando si accorsero della nostra presenza, il mio amico sobbalzò. I due studenti colti in flagrante arrossirono, poi il "principe azzurro" si alzò e saluto con un "a dopo". Kevin annuì ed Eric, compiaciuto, mise un braccio attorno all'amico accompagnandolo all'uscita per parlare con lui e cercare di capire la situazione. Io feci lo stesso sedendomi sul letto accanto al roseo.
-Da quanto tempo state insieme?
Chiesi.
-Dalla festa...
Rispose.
-È qualcosa di serio?
-Credo di sì.
Continuò Kevin diventando sempre più rosso. Io sorrisi e lo guardai.
-Ho un ultimo segreto da dirti.
Mi avvicinai al suo orecchio e bisbigliai.
-Ci siamo trovati nella stessa situazione io ed Eric. Credo che questa festa ci abbia fatto a tutti un po' male.
-COSA?!
Urlò Kevin sorpreso.
-Ecco perché ho visto Annabelle con uno Yellow quella sera.
Sentire che Annabelle non aveva passato la festa tutta sola mi rese felice, avrei dovuto chiamarla. Io ed Eric, però, la incontrammo all'ingresso della scuola iIo ed Eric. La cheerleader ci abbracciò entrambi ed io mi scusai con lei. Anna ci presentò il ragazzo che la accompagnava e con cui aveva passato il resto del ballo: uno Yellow Snake alto, muscoloso, dai capelli rossicci e dagli occhi marroni. Chissà che tipo di relazione avevano instaurato.
Successivamente ci avvicinammo alla macchina del Red e salutammo i nostri rispettivi amici.
-Fatti sentire ogni tanto e... fammi sapere come procede tra voi due.
Disse Kevin.
-Vale lo stesso per te.
Risposi, poi il Green guardò Eric.
-Ti tengo d'occhio.
Gli disse indicando i suoi occhi con le dita.
-Vedi di stare attento anche tu.
Rispose il Bird ridendo. Poi si rivolse a me.
-Pronto?
-Certo.
Risposi. Entrambi salimmo in macchina e poco dopo partimmo verso l'inizio della nostra prima estate insieme.

~ Fine ~
(04/07/2018)

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