"A questo!"
Rosie prese il braccio di Alex, se lo posizionò dietro il collo per farlo cadere sulla sua spalla e poi gli strinse la mano.
Lui abbassò lo sguardo arrossendo un'altra volta, lei rise.
"Vuoi ancora sapere la mia conclusione Rosie?"
Lei alzò la testa e lo guardò.
"Si Alex, la voglio ancora sapere"
"Ho pensato che una come te mi avrebbe fatto diventare matto."
Lei lo guardò stranita.
"Spiegati meglio perfavore"
"Che con una come te sarebbero state più le ore a litigare che quelle a ridere Rosie"
Lei sospirò e iniziò a giocare con l'anello che portava Alex.
"Non ti saresti mai potuto innamorare di una come me allora"
Alex si girò di scatto a guardarla.
"Il contrario Rosie, tu sei una ragazza impegnativa, che per averla al proprio fianco uno deve fare i salti mortali. Sai quante volte, anche il tuo ex, si lamentava che tu pretendevi da lui, che pretendevi troppo e che se non faceva come volevi tu erano problemi??"
Rosie rise amaramente.
"Una vera rompicoglioni insomma.."
"Sì, per lui lo eri, per qualiasi ragazzo lo saresti stata. Ma sei una ragazza che fa onore averla accanto Rosie, perché sai ciò che vuoi e non ti arrendi, e un ragazzo se ti vuole si fa il culo per te."
Lui si avvicinò di più a lei e la strinse più a sè.
"E allora è per questo che saresti diventato matto a stare con me? Troppo impegno?"
Alex rise scherzosamente.
"No Rosie, io sarei stato in grado di conquistarti. Certo ogni tanto mi sarei lamentato, è inevitabile, ma noi due avremo litigato soprattutto per delle mie scenate. Perché dopo tutti i miei sforzi, dopo che tu saresti diventata mia, qualsiasi persona si sarebbe avvicinata a te avrebbe fatto una brutta fine"
Rosie sorrise, era soddisfatta di quella risposta.
"Mmmh..dunque, saresti stato così tanto geloso?"
Alex sbuffò, mentre Rosie stava continuando a sorridere.
"Si Rosie, perché poi anche in estate, stai sempre in giro con le tue amiche, mentre io sono a lavoro. O pure quando vai a ballare e vai nella pista, con tutti quei maschi che ti guardano, ti desiderano, ti sfiorano..non avrei mai potuto sostenere tutto questo. Poi sei più piccola di me di qualche anno, saresti diventata la mia bimba, e la mia bimba non va nemmeno guardata. Sarebbe stato un sogno viverti ma anche un incubo.."
Rosie scoppiò a ridere a vedere la convinzione nelle parole di Alex.
"Ma chi mi avrebbe mai guardata Alex?? Sono la classica ragazza che nemmeno la noti quando entri in un locale...sono tutte paure inutili"
Alex si girò di scatto a guardare Rosie. Rimase molto infastidito da quella affermazione.
"Sei quella che invece i ragazzi notano subito quando entrano in un locale, perché te per conquistare, oltre ad avere un bel culo, sai usare gli occhi. Ti basta uno sguardo e un sorriso fatto bene per avere chiunque ai tuoi piedi. Rosie tu sei bella, e nemmeno te ne accorgi di quanti occhi hai puntati addosso quando sei in giro"
Rosie abbassò lo sguardo.
"È per questo che tu hai fatto quella scelta?"
Domandò Rosie con un tono ingenuo e dolce.
"Si Rosie, ho deciso di lasciar perdere proprio per questo. Ho anche il brutto vizio di usare le mani, e su di te non me lo sarei mai perdonato"
Lui sospirò, lei invece tirò sù il capo per guardarlo.
"Mi avresti mai fatto del male?"
Alex sospirò di nuovo.
"Sì, probabilmente sì. Ma mi sarei azzardato soltanto una volta a farti una cosa del genere, perché tu riesci a tenermi testa ed io mi sarei soltanto lasciato prendere dalla rabbia"
"Solo una volta? Se secondo te avremo litigato tanto non sarebbe capitato solo una volta Alex"
Rosie si girò su un lato e abbracciò Alex. Aveva la testa poggiata sul suo petto, nel lato dove si trova il cuore.
"No, mi sarei azzardato soltanto una volta perché so benissimo che tu una cosa del genere non me la avresti mai perdonata. Sai quello che vuoi Rosie, e dopo una cosa di questo tipo tu mi avresti lasciato"
"Questo è vero"
"Ti conosco meglio delle mie tasche Rosie, so che avresti fatto così. Ed io sarei finito con venire fino a casa tua per risolvere le cose e chiederti perdono in otto lingue diverse!"
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Come sarebbe stato
Short StoryRosie ed Alex, due giovani ragazzi che si sono sempre amati, sono i personaggi di tanti miei piccoli racconti, dove narro varie scene della loro vita sentimentale riportate in pochi capitoli. Questa è la prima.