"Ah io non ti capisco mai?! Hai anche il coraggio di dirmi questo dopo così tanto tempo che ci conosciamo!?"
"Si Alex, perché le cose che non sai sono tante, sono tutte quante le cose che non hai mai capito ancora!"
Queste parole furono molto taglienti per Alex, il quale si offese ed esplose.
"Sai cosa ti dico? Vaffanculo, vaffanculo Rosie! Cazzo so che sono io quello che ti fa stare male, lo so Rosie! Ci arriverebbe chiunque..so che sono io il pensiero che ti lega, che sono il bastardo, il puttaniere, quello che ti ha rovinato la vita!"
Rosie scoppiò di nuovo a piangere e scosse la testa. Quelle parole erano troppo pesanti.
"Basta Alex..basta"
"So che sono io la colpa delle tue lacrime, sono consapevole di non capire cosa diavolo ti stia passando per la testa Rosie, ma cazzo aiutami!"
Rosie sgranò gli occhi.
"Dovrei addirittura aiutarti Alex?! Vedi non capisci, tu non capisci! Tu e il tuo dannato egoismo!"
A passo deciso si allontanò da Alex, ma lui non l'ascoltò e quando vide che se ne stava andando la prese per un braccio e la tirò a sè violentemente bloccandola tra le sue braccia.
"Rosie cazzo guardami, stai ferma. Perfavore ascoltami, mi metterei in ginocchio per te ma poi te ne vai e non posso sopportare di perderti ancora una volta!"
"Lasciamo Alex, mi devi lasciare andare, non ho più voglia di ascoltarti, basta sono stanca"
Alex le prese la testa e costrinse Rosie a guardarlo negli occhi. I loro sguardi si intrecciarono, un silenzio confortevole tornò ad avvolgere la situazione e Alex lasciò leggermente la presa, prese fiato e parlò ancora.
"Sono qui, ed è da mesi ormai che sto cercando di fare il possibile per mettere le cose a posto con te Rosie, mesi a subire i tuoi cambiamenti d'umure, i tuoi capricci, le tue incazzature..."
"Se sono così male vattene Alex, sei tu che hai deciso di tornare dopo tutti questi mesi, io stavo bene anche prima di averti di nuovo con me, lo sai"
"Io sono qui ed io voglio restare qui, perché sono stanco di perderti Rosie. E per quanto tu mi respinga via, so benissimo che se me ne andassi ci staresti male"
"Ti sbagli Alex, la mia realtà è un'altra..io posso stare bene in due modi: con te o senza di te, ma se posso decidere, preferisco stare bene con te, che senza di te. Su questo puoi starne certo Alex"
Alex rise e Rosie allacciò le sue braccia attorno al suo collo. In punta di piedi si avvicinò alle labbra di Alex e ci appoggiò dolcemente le sue.
Un bacio casto riscladò i sentimenti di entrambi, chiusero gli occhi, Alex posò le le mani su i suoi fianchi e la strinse leggermente a sè. Le loro anime combaciarono perfettamente, la scintilla diventò fuoco e bruciò tutto quanto. I sogni di Rosie e gli incubi di Alex si mischiarono, le paura sparirono e il rumure del mare e il verso dei gabbiani accompagnarono questo quadro meraviglioso.
Alex arrossì.
"È tardi..forse è meglio andare"
Rosie rise, gli strinse la mano e si incamminò pian piano.
"Si..è meglio".
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Quello che mi manca
Short StoryRosie ed Alex, due giovani ragazzi che si sono sempre amati, sono i personaggi di tanti miei piccoli racconti, dove narro varie scene della loro vita sentimentale riportate in pochi capitoli. Questa è la seconda.