Two

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Zelda stava scorrendo sul profilo di Kade, regolarmente da un profilo falso in caso le fosse scappato qualche like o avesse postato qualche storia.

Era perfetto, un ragazzo così perfetto non l'aveva mai visto.

Aveva un naso sottile e raffinato, di fianco un paio di occhi castani, quasi neri, talmente scuri che sembrava ci fosse un buco nero, in cui Zelda si sarebbe fiondata all'istante, con lunghe ciglia a contornarli. Aveva l'ombra di un po' di barba intorno alle labbra. La mascella dura e gli occhi leggermente infossati lo facevano sembrare dieci anni più vecchio, ma appena apriva la bocca e prorompeva in una sonora risata si capiva che era nel pieno della gioventù.

La sua foto preferita era una che lo raffigurava mentre rideva di gusto. Zelda aveva voglia di stare ore a guardarlo sorridere. "Ma anche se non sorridesse andrebbe bene lo stesso" pensò lei.

Il suo profilo era pieno di foto con ragazze e la lunga indagine di Zelda aveva dato come risultato il fatto che fossero tutte sue amiche, nessuna fidanzata. Per fortuna.

Il fatto che fosse bello volgeva anche a sua sfavore, infatti. 

Purtroppo Zelda non era l'unica a sapere che Kade era bello in tutto e per tutto, quindi di ragazze che gli andavano dietro era pieno, e questo non la rincuorava affatto.

Il solo pensiero che in palestra non ci fosse unaragazza, che fosse una, che sarebbe riuscita a dirgli di no, la faceva ragionare sul fatto che lui avrebbe potuto chiedere qualsiasi ragazza volesse, ergo sicuramente non lei, non finchè si fermava all'aspetto fisico, almeno.

Perchè sì, Zelda non era una brutta ragazza, ma le mancava qualcosa per arrivare alla definizione di "cool". Era piccolina, da come muoveva i fianchi si capiva che ostentava sicurezza, il che andava bene. La chioma ricciala caratterizzava e la distingueva, ma in un luogo come la palestra i capelli passavano inosservati, sempre legati in una coda o uno chignon.

Andò sul proprio profilo e cercò di vedersi con occhi esterni e oggettivi: ovvio, nelle foto era carina, ma lui l'aveva vista sudata, allo stremo delle forze, non si lasciava abbindolare da qualche filtro o posa. 

Tornò sul suo profilo, e andò di nuovo sulla foto in cui rideva.

Poteva seguirlo, avrebbe sicuramente attirato la sua attenzione.

Se però non l'avesse seguita a sua volta ci avrebbe solo fatto una gran figuraccia, quindi si frenò. 

Era una situazione ferma, accidenti, e Zelda odiava le situazioni stagnanti più di qualsiasi altra cosa.


The BeautyWhere stories live. Discover now