Un suono assordante e fastidioso riesce a farmi aprire gli occhi.
È, puntualmente, la mia maledettissima sveglia color rosso con le lancette nere ad indicare le ore e minuti, sono ormai le 6:30 e inizio a fare mente locale sul da farsi e decido di andare a farmi la doccia come d'abitudine, una volta asciugato vado nella mia stanza e inizio a rovistare come un coniglio nel mio armadio pieno zeppo di vestiti.
Alla fine opto per una maglietta nera semplice con scritto "Be happy", poi prendo i miei jeans chiari, li indosso, e per finire non potevano mancare le mie amate converse nere.
Scesi nella cucina dove mia madre, intenta a cucinare dei pancakes, mi diede il buongiorno con un sorriso più che smagliante.
Presi coltello e forchetta e iniziai a masticare lentamente la colazione, nel frattempo i pensieri iniziarono a girovagare nella mia testa ed iniziai a chiedermi cosa avessi combinato quest'anno nei diversi ambiti sia scolastici che in amicizia.
Quest'anno, non iniziato nei migliori modi, ho voglia di cambiare radicalmente, ho voglia di iniziare a dimenticare il passato, ciò che mi ha fatto male e chi mi ha ferito.
Una volta finiti i pancake, presi il mio zaino e le chiavi della macchina per poi avvicinarmi a quest'ultima, una volta entrato girai le chiavi e inizi a percorrere la strada che separava la mia abitazione a ciò che chiamavo inferno.
Prima di scendere feci un respiro profondo, inalai una boccata d'aria e iniziai a sfilare dal mio pacchetto una sigaretta, presi lo zaino e aprii lo sportello della mia Range Rover, scesi e mi accesi la sigaretta, allorché iniziai ad incamminarmi verso l'edificio posto dinanzi la mia figura.
Nella mia camminata svelta ma ondulata avvistai alcuni miei compagni di classe tra cui Edoardo, Angela e Giuliano, per poi spostare lo sguardo verso la zona fumatori dove vidi Catherine.
Cat, chiamata da me per il suo sguardo felino, è la mia migliore amica ed è una ragazza sorprendente, sempre piena di mille sorprese, ricca di sfaccettature con la quale poter interagire, per lo più è una ragazza tosta ma allo stesso tempo gentile e premurosa con chi vuole.
Amo di lei il suo color biondo che le da quel non so che di particolare, per non parlare dei suoi occhi blu intensi con i quali riuscirei a guardarli per ore, infine il suo stile è impeccabile è il misto tra l'elegante e lo sportivo.
Mi diressi verso di lei ma improvvisamente una mano si fermò sulla mia spalla destra, iniziai a sudare per i ricordi che, ogni sera mi assalgono prima di addormentarmi, mi girai di scatto e quando vidi quei due occhi mi bloccai come se mi stessero divorando.
È lei, Emilie.
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L'altra parte di me
FanfictionIo sono Nathan. Ho 17 anni e frequento il quarto anno di scuola superiore. Mi definisco un ragazzo solare, dolce e premuroso anche se a volte il mio voler essere disponibile per chiunque essere umano che respiri mi ha dato qualche problema. Ora non...