2. Il gioco del caffè

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Tae:

Strinsi la sua mano sorridendo e mi sedetti davanti a lui e inclinai il viso.

- Un americano in Corea? È difficile da trovare.

Risi e scossi la testa rendendomi conto della cazzata detta.

- Scusi.. Ma delle volte dico delle battute spontanee squallide..  Comunque posso darle del tu?

Dissi imbarazzato per la figura fatta in precedenza.

Nam:

- Si certo che puoi.. 

Sorrisi spontaneamente,  nel frattempo arrivò il cameriere,  lo conoscevo cosí  feci quattro chiacchiere e gli accarezzai il braccio sorridendo.

Comunque per me un caffè americano come sempre..  Per il ragazzino non so.

Tae:

Lo guardai e mi chinai per salutare il cameriere e sorrisi ampiamente.

- Un caffè lungo grazie.

Guarai l'uomo di fronte a me perplesso cercando di capire alcune cose di lui,  ma era troppo difficile così iniziai a faegli delle domande.

- Allora.. sei vestito elegante.. sei un avvocato?

Nam:

-Non proprio..  Pensa bene..

Poggiai le braccia conserte sul tavolino di legno lucido e lo guardai.

Nam:

- Dottore? Professore?

Lo guardai e inclinai il viso cercando di pensare ai lavori che si facevano in smoking oppure ben vestiti.

- Ceo di un azienda importante?

Nam:

-Ci sei quasi..  Sei curioso?

Lo guardai sorridendo e misi il palmo della mano sotto il mento per reggere mio volto.

Tae:

-Si.. sono curioso!

Sorrisi e mi appoggiai al tavolo al suo stesso modo come se fossi uno specchio.

- Dai!  Non tenermi sulle spine..

Diasi ansioso di sapere che lavoro facesse.

Nam:

-Sei un tipo molto curioso e anche un po' sfacciato a quanto pare..

Dopo pochi minuti arrivò la nostra  ordinazione  cameriere poggiò il caffè lungo del ragazzo davanti a lui e il mio americano vicino Il mio braccio che sorreggeva il peso del mio capo.

- Comunque..  Ho un'azienda molto famosa qui in Corea che tratta videogiochi..  Sono il presidente

Tae:

- Beh si.. sono estroverso..

Dissi sorridendo mentre ringraziavo il cameriere, non appena mi disse il lavoro che svolgeva sgranai gli occhi e lo guardai sorpreso,  quasi luccicavano ioei occhi.

- Waaaaa bellissimo.. quindi ho indovinato.. sei un ceo.. wow.. ma scusami.. mi sembri un po' giovane però .. posso chiedere quanti aanni hai?

Nam:

- Vuoi davvero sapere la mia età?  Allora facciamo un giochino..

Dissi divertito mentre sorseggiavo piano il caffè  che di lì  a poco mi sarebbe servito.

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