Zero.

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Gennaio.
Sentii una strana mancanza nella mia mente, come se avessi rimosso un qualcosa che mi è sempre stato tra i piedi per anni.
O un qualcuno.

Febbraio.
Cominciai a negare ciò che in realtà mi mancava e nel convincermi che posso viverci anche senza.

Marzo.
Iniziai a ricollegare ogni cosa presente nella mia giornata a quel qualcuno, provocandomi da solo, una lacerazione più grande nel petto.
Ma la cosa che più riportava i miei pensieri a lui erano i tulipani.

Aprile.
Non guardai più in faccia tutte quelle persone che in qualche modo hanno avuto un contatto nel passato con lui, impedendomi di essere quel che adesso non sono, per la mancaza di tempo trascorso con lui a causa di queste persone.

Maggio.
Ogni giorno di più sentii che il vuoto lasciato da quel qualcuno si stava colmando di rabbia.
Di altra rabbia.

Giugno.
I sensi di colpa incominciarono a pervadermi, mostrando, al me stesso davanti allo specchio rotto, di quanto più grande sia rispetto a qualche anno fa il mio complesso di inferiorità.
Il non sentirsi abbastanza e di nascondere l'evidenza sotto una forte esplosione di frustrazione.

15 Luglio.
Ieri ho festeggiato per la prima volta il suo compleanno, da solo.
E cosa ho fatto?

Ho pianto,
mentre tenevo in mano
dei tulipani.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 08, 2018 ⏰

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"Migraine"  •bakudeku•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora