Nel cuore dell'odio ~ Jack's pov
Questa terra..
Si chiama Uthòpia.
Un nome che quando pronunciato, fa scattare lampi di terrore nelle anime di chi lo ascolta.
Cosí come.. Fa scatenare un demone nella mia.Sto camminando, per la via di casa, tenendo in spalla il mio fidato zaino nero. Non siamo un popolo cosí arretrato. Molte cose del famoso pianeta Terra le teniamo con noi. Sono forse troppo ingenuo pensando che ora potrò vivere in un mondo migliore.
Ora che sono io il sovrano di questo regno, ora che la barriera azzurra ci protegge dal buio dei Luna Rossa. E dall'odio di papà..Che mi manca..
É assurdo da dire, un uomo cosí audace e violento, paragonabile al demone di Uthòpia dalla nostra gente, mi manca.
Freddo.
Fa freddo.
Mi abbraccio per riscaldarmi.
Nonostante indossi una felpa nera abbastanza pesante, qui fa freddo comunque. Batto i denti, vedo il mio fiato, batto ciglio.Era strano battere le palpebre all'inizio, quando me ne ritrovai solo una. Ricordi troppo oscuri per non finire in qualsiasi pensiero io faccia.
Oggi, sono qui.
In un posto.. Strano.
Il cielo é di un grigio scuro. Eppure é mattino. Sento il mio pallore colorarsi di rosso. Mi sfioro una guancia con la mano. La sento cosí calda, in mezzo ai graffi che ne rovinano il liscio. Sento ancora il loro odore di sangue..Sangue..
Quello che colava sulle mani di mio padre ogni giorno. Che uccidesse un animale, che uccidesse un uomo, che mi picchiasse, aveva sempre sangue sulle mani, quotidianamente.
Nemmeno avevo preso abitudine a chiamarlo papà a quel tempo. Lo chiamavo solo per nome, quel nome che pronunciato scatenava i brividi di chiunque, lo chiamavano "Il demone di Uthòpia". Per me era solo Aaron, un uomo fatto solo di violenza e sangue. Perché lo chiamavano cosí? Era il capo, prima di me.La mia dimensione..
Era un posto di solo odio.
É dalla nostra dimensione che é nata la guerra nel pianeta terrestre. Perché la guerra siamo noi. Ognuno é stato allevato come un piccolo soldato. Anche le donne. Nessuna distinzione sessuale. Tutti sono guerrieri qui. Siamo un popolo abbastanza bizzarro. Indossiamo armature, eppure solo per combattere. L'armatura d'acciaio va indossata, perché riporta ogni vecchia tradizione. É una cosa che aveva deciso Aaron. Aaron mi odiava.Mi odiava..
Eppure io.. Gli volevo.. Bene..
Mi odiava perché non ero come lui.
Perché non volessi uccidere, perché io fossi.. Debole..
Al sol ricordo, mi trema il mento. E non per il freddo.. Sento rabbrividire il naso.. E il mio occhio sano si sta riscaldando..
Mi lascio cadere a terra con le ginocchia.
Proprio come quando vedevo papà avvicinarsi con il bastone di legno. Quanti ricordi quel bastone..
Ricordo che.. Il giorno in cui i demoni della Luna Rossa vinsero la battaglia, ovviamente dichiarata da Aaron..
Ero in prima fila, nell'esercito.
Alla mia sinistra c'era mamma.. Con quel suo volto chiaro.. I suoi capelli color del grano, coperti da quell'elmo.. Come se la sua purezza, la sua bellezza, la sua spensieratezza.. Fosse coperta da quel macigno di acciaio che era Aaron. Il suo corpo, vestiva bene l'armatura. In una mano teneva lo scudo, e nell'altra la lancia. Il campo di battaglia era freddo.. Freddissimo..
Il cielo era sfumato di cremisi e cenere.. E ne rivestiva un pavimento di terra bruciata e dura. Arricciai il naso. Quella dimensione puzzava. Puzzava di marcio, di morte..
Sofferenza disperazione, blasfemia di odori. Sangue e pelle bruciata, ecco cosa sentivo. Come se tutte le urla che avevano sfiorato lo spazio di quella dimensione, vibrassero ancora nell'aria e io riuscissi a sentirle una ad una.
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Another Dimension
FantasySei dimensioni. Sei prescelti. Luna Rossa, circolo infernale ribelle a Satana. Veramithia, paradiso dove i sogni terrestri piú belli sono reali. Olimpo, il lato oscuro del disastro. Limirya, regno di fuoco. Uthopia , dimensione di odio e guerra. E...