Capitolo 3

143 14 0
                                    

Mi addormentai nella sua macchina, il mezzo drink che avevo bevuto quella sera doveva essere stato davvero forte.
Mi svegliai a causa della luce che penetrava dalle finestre, mi guardai intorno.
Non ero nel mio appartamento, ma cosa più importante non avevo vestiti addosso.
L' alcool doveva essermi proprio arrivato al cervello perché non ricordavo nulla di cosa fosse successo la notte prima.
La porta della stanza si aprì, entrò Jimin con in mano un vassoio con la colazione.
Tirai le coperte di seta che mi avvolgevano il corpo fino sopra il mio mento, il mio viso aveva preso il colore della poltrona scarlatta vicino alla sua scrivania di mogano.
"Noi due abbiam-ehm vero?!"
"No, tranquilla non è successo niente"
"Allora perché sono qui?"
"Ti sei addormentata in macchina e non sapendo dove abitassi ti ho portata qui, avevi un'espressione troppo angelica, non sono proprio riuscito a svegliarti"
"Ah grazie mille allora..."
Arrossii ancora di più alle sue parole.
Lui si ritrovò spiazzato dalla tua aria innocente in mezzo alle coperte, il tuo aspetto così vulnerabile gli annebbiava la mente. Tutte le cose che poteva farti, con te in quello stato *cough*
"Ti ho portato la colazione, spero sia tutto di tuo gradimento"
"Ehm-ommiod-grazie mille non dovevi... NO ASPETTA NON AVVICINARTI NON SON-"
Ridacchió e mi guardó con aria divertita.
"Tranquilla lo so che non hai i vestiti, ho dovuto cambiarti io in qualche modo"
Con passo tranquillo mi appoggiò il vassoio davanti e si sedette sul letto guardandomi con uno sguardo dolce.
"Su bevi prima che il tuo tè si freddi"
Arrossii di nuovo e presi immediatamente la tazza.
Lui si alzò e mi diede una lieve bacio sulla fronte, non avrei mai immaginato che le sue labbra fossero così soffici.
"Se hai bisogno di qualcosa io sono nella stanza accanto, non esitare a chiamarmi"
Così uscì dalla camera e accostò la porta.

Scars | Park JiminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora