capitolo uno

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"non ci andrò mai, scordatelo papà. non puoi obbligarmi" dico, lasciando che due grandi lacrime mi segnino il viso. "ti avevo avvisato di stare alla larga da quel ragazzo e tu hai fatto di testa tua continuando a vederlo di nascosto; quindi senza scuse, andrai a quel campo. E ora vai a preparare le valige, domani te ne andrai." urla mio padre furioso. Mi stava cacciando di casa per mandarmi a una stupida scuola militare. Mi aveva proibito di vedere Jack, il mio ragazzo. Non potevo farlo, io l'amavo e non l'avrei mai lasciato andare.

A testa bassa, asciugandomi il più in fretta possibile le lacrime, lasciai la cucina per correre in camera. Non sapevo neanche cosa portarmi dietro. Non avrei conosciuto nessuno là dentro, e di certo non era posto per me.

Prendo il cellulare, e compongo velocemente il numero di jack.

"ehi amore" la sua voce era calma e dolce, come sempre.

"jack...io...mi-mi dispiace" ed ecco che la mia voce mi tradisce. Piango, piango e non riesco a smettere.

"piccola che hai?" questa volta si sente che la sua voce ha un tono più preoccupato.

"io...devo lasciarti. mio padre mi vuole portare in una scuola militare. mi dispiace jack" dico tutto d'un fiato. "come? NO! non può portati via da me! quale stupido padre potrebbe fare una cosa cosi crudele!? no Katie. io ti aspetterò."

"jack...io non ti meritavo. la tua vita va avanti e puoi avere molte più possibilità di me. scusami........ti amo" riesco a sussurrare prima di attaccare. Ed ecco fatto. Ecco che un' altra volta mio padre aveva rovinato tutto.

mi butto sul letto, sperando di riuscire a dormire...

destini incrociatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora