L’amara scoperta che Dio non esiste ha ucciso la parola destino.
Ma negare il destino è arroganza, affermare che noi siamo gli unici artefici della nostra esistenza è follia:
se neghi il destino la vita diventa una serie di occasioni perdute, un rimpianto di ciò che non è stato e avrebbe potuto essere, un rimorso di ciò che non è fatto e avremmo potuto fare, e si spreca il presente rendendolo un’altra occasione perduta. Con rimpianti tu mi chiedevi: "perché non ci siamo incontrati prima? Dov'eri? [...]"Non ti risposi mai che ero dove il destino esigeva che fossi perché il destino aveva stabilito che ci incontrassimo quel giorno e a quell’ora, non prima.