Avevo appena finito le elementari, il che mi rendeva felice sapendo che non avrei rivisto quelle persone che mi hanno preso continuamente in giro, mi iniziarono a succedere diversi incidenti, una sfortuna dietro l'altra.
Persi il mio libro di matematica, mi si ruppe il letto, venivo bagnato dalle pozzanghere su cui passavano le macchine, si rompevano le finestre vicino a me..... tutto molto strano, pensavo fossero solo sfortuna, ma capii che non era così quando iniziai le medie...Erano le 8:30 del mattino e io ero arrivato tardi a scuola, ormai era da un po' che mi capitava.
"Scusi il ritardo!" Esclamai aprendo la porta e interrompendo la lezione; il professore mi guardò male per qualche secondo e poi mi mandò al mio posto
"Hey Toby, ti sei dimenticato di mettere la sveglia di nuovo?" Mi chiese John in maniera al quanto ovvia. "Penso di si" rispondo un po' imbarazzato sentendomi un idiota,
"Per caso il prof ha spiegato qualcosa che mi sono perso?" Continuo io, "no, abbiamo dato una ripassata al vecchio capitolo di ieri, nulla di che" dice il mio compagno di banco nonché il mio migliore amico.La prima e la seconda ora passano lentamente quasi infinite, ma finalmente arriva la ricreazione.
Apro il mio zaino per prendere la merenda, accorgendomi però di averla dimenticata "non di nuovo!" Dico tirando un sospiro e abbandonando la testa sul banco "hey Toby, che ti succede? Ultimamente ti dimentichi la merenda e anche di fare i compiti, sei sicuro di non avere la febbre" dice John con tono preoccupato mentre mi offre un po' della sua merenda, come ha sempre fatto in queste ultime settimane. Prendo la merenda da lui offerta e inizio a mangiare penando a quello che ha appena detto: ultimamente ti dimentichi la merenda e anche di
fare i compiti, sei sicuro di non avere la febbre? ... in effetti ha ragione, da un po' di tempo a questa parte sono completamente sommerso dalla sfortuna, anche se chiamarla così è quasi un complimento..... dato che ultimamente un sacco di gente è morta e facendoci caso sono tutte persone che ho incontrato!
"Toby? Stai bene?" Domanda il mio amico distraendomi dai miei pensieri, "si, sto bene.... perché me lo chiedi?" Domando confuso al mio amico, mi guarda per qualche instante prima di aprire bocca. "È che mi sembravi molto pensieroso e pensavo fosse per l'incidente avvenuto a Max..." afferma lui prima di ricominciare a mangiare il suo panino.Max era il mio cane, qualche giorno fa è stato investito da un furgone in corsa, ancora non so bene come abbia fatto e perché sia scappato dato che era stato addestrato per fare la guardia e quindi non muoversi dal suo posto...
Ogni volta che lo penso sento qualcosa di assente dentro di me, come se lui fosse stato un piccolo ingranaggio che faceva funzionare alla perfezione il mio cuore, ma col passare del tempo si finisce poi per sostituire quel piccolo ingranaggio con uno nuovo.Dopo poco sento suonare la campanella che sta ad indicare la fine della ricreazione. Mi sistemo per l'ora che sarebbe arrivata prendendo il libro nello zaino "ah, che palle! Non ho voglia di fare matematica" esclama John mentre prende il libro di malavoglia e borbotta poi qualcosa che non riesco a capire.
Dopo un'ora intera di matematica la professoressa ci assegna i compiti per casa, apro il mio diario e cerco la data per i compiti che ci sono appena stati assegnati, osservo con sguardo seccato la pagina mancante pensando ad uno scherzo fatto da qualcuno di classe mia. John si accorge della pagina assente e mi presta un foglio su cui scrivere
"Grazie" dico al mio amico con tono un po' infastidio "no problem" risponde lui mentre scrive i compiti appuntati sulla lavagna
Sono già passate tre ore e non sono ancora andato in bagno, allora aspetto il momento giusto per chiederlo sperando di non interrompere la lezione di Inglese "mi scusi, posso andare in bagno?" Chiedo un po'imbarazzato, il professore mi guarda un po'scocciato da questa domanda stupida che non c'entra con la lezione "vai" dice poi continuando l'argomento.
Mi dirigo in bagno di corsa, ormai non ce la facevo più, prendo la prima porta libera che mi capita ed entro; appena ho finito vado a lavarmi le mani, dopo poco sento un rumore provenire da una porta del bagno, non ci do tanto peso dato che potrebbe essere un altro studente, ricomincio a lavarmi le mani ma la mia azione si interrompe quando vedo la pagina del mio diario attaccata dietro la porta con su scritto un numero abbastanza visibile "10 " "dieci? E che vuol dire? Sarà uno di quegli scherzi stupidi che si divertono a fare quelli di classe mia" dico appena finito di lavarmi le mani, ripensandoci però nessuno si era avvicinato al mio zaino dato che ho il vizio di metterlo sotto il mio banco, mi avvicino ancora un po' alla pagina per vederla meglio e noto che il colore utilizzato per scrivere il numero è un colore un po' strano, rosso,non come quello dei pastelli, delle matite o dei pennarelli...Esco dal bagno mantenendo le distanze dalla pagina che in quel momento non mi stava ispirando tanta fiducia, rientro in classe ma la lezione è già finita "che mi sono perso?" Chiedo mentre mi rimetto al mio banco "nulla, il professore si è fermato a metà argomento ed ha iniziato a fare il ripasso di un argomento che abbiamo già fatto" mi informa John con tono annoiato "capisco..."
E così un'altra giornata conclusa in maniera penosa, come le ultime settimane.
Torno a casa stanco morto e butto lo zaino in un angolo della mia camera, mi butto a peso morto sul mio letto e mi metto a giocare col telefono
Dopo poco mi stanco di giocare e mi metto a guardare Ronny che seduto sulla sedia della mia scrivania, proprio in quel momento mi ritorna in mente il numero di oggi e penso a quale potrebbe essere il suo significato. Mentre ci penso le mie palpebre si fanno pesanti fino a che poi non cedo e mi addormento
"Hey toby, svegliati! Per favore alzati!" È la voce di mio padre, sembra abbia fretta, ma per cosa? Mi sveglio con tutta la calma del mondo e guardo mio padre che è preoccupato per qualcosa "che c'è? I compiti li faccio più tardi" dico pensando volesse dirmi quello "non si tratta dei compiti! Questa è una cosa seria!" Mi dice con tono nervoso "ma cosa? Mi dici che sta succedendo? Qual è il problema?" Lui mi guarda, poco dopo abbassa lo sguardo e pronuncia solo due parole, che sembrava gli si fossero incastrate in gola "tua madre..."
~angolino autrice~
Eccomi! Questa volta ho allungato di più il capitolo, spero sia di vostro gradimento, ci si vede nel prossimo capitolo!
Buona lettura!
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Il mio vecchio amico Ronny
Horrorqueste furono le uniche cose che mi uscirono dalla bocca, l'unica cosa che riuscivo a ricordare, l'unica cosa che mi ha portato faccia a faccia con la morte.... l'unica cosa di cui mi fidavo... l'unico mio vero amico.... LUI