Connor×Reader

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Connor's pov
Dovevo completare la mia ultima missione, dovevo localizzare e neutralizzare l'androide a capo di Jericho identificato come Markus.

Solo pochi minuti fa mi ero introdotto all'interno del vecchio mercantile in cui si trovavano intere centinaia di devianti, tutti con una speranza e un'ideale che andavano a collegarsi al loro leader.
Mentre ispezionavo quel luogo notai anche che tra tutti quegli androidi c'era anche una persona affascinante, chissà per quale motivo si trovava in quel posto...

⏫Software instabile⏫

...Ma non ero lì per indagare su ləi, ma su Markus. Avrei pensato in futuro al perché della sua presenza qui.
Salii al piano superiore di quell'enorme salone della nave e raggiunsi una stanzatta nella quale notai il deviante che stavo cercando.

Estrassi la pistola e gliela puntai alla testa esclamando:
Connor:“Ho l'ordine di arrestarti, viene con me o non esiterò a sparare!!”
Markus: Ma che stai facendo? Tradisci la tua gente per restare schiavo sotto i comandi degli umani?

Il deviante si stava avvicinando sempre di più a me, restando calmo e con una lentezza incredibile...
Connor: Fermo, non muoverti!!
Sparai un colpo di avviso e gli sfiorai la caviglia, doveva capire che con me non poteva permettersi di fare certe cose.

Markus:“Tu chi sei veramente? Una macchina seria e obbediente che sottostae agli umani o una persona capace di intendere e di volere senza essere ridotta in schiavitù? Sta a te scegliere, unisciti a noi, questa causa la stiamo combattendo anche per te.”

Restai immobile, come paralizzato; la pistola non si spostava dalla sua testa, il mio dito sempre appoggiata al grilletto...
Le sue parole furono come una mazzata in testa, mi colsero di sorpresa. Cosa dovevo fare? Restare macchina oppure diventare un deviante o meglio, una persona?

⏫Software instabile⏫

Decisi di buttare la pistola a terra ma non prima di averla disarmata togliendo la carica di proiettili che aveva...
Connor:“Sono con voi”.
Allungai la mano come gesto di pace, aspettando che me la stringesse ma, proprio mentre stava per afferarmi la mano, una forte esplosione rituonò nell'aria.
Connor: Oh no, sono arrivati, sono venuti a prenderci !! Dobbiamo scappare.
Markus: Ok, vieni presto seguimi, dobbiamo aiutare gli altri di sotto!

Subito mi tornò alla mente la persona che avevo visto poco prima, decisi che dovevo trovarla per proteggerla dagli agenti della SWAT e dell'FBI, tanto ormai che importanza deve avere per gli umani ciò che faccio?
Oramai io sono libero.

Gli umani avevano già fatto irruzione all'interno di Jericho, molto androidi erano stati abbatutti e molti altri stavano scappando al di fuori del mercantile. Rannicchiatə in un angolo con le lacrime agli occhi e il corpo tremante individuai lə ragazzə.
Appena lə fui abbastanza vicino sussurai “fidati di me” e subito dopo lə presi in braccio per portarlə in sicurezza fuori da quel posto.
Mandai anche un messaggio via mente a Markus augurandogli buona fortuna per la causa e per dirgli di avere tutto il mio appoggio.

Portai l'umanə a casa di Hank, lui avrebbe saputo cosa fare. Suonai al campanello e, nel mentre che aspettavamo che si aprisse la porta, provai a rassicurare la persona al mio fianco, facendo qualche domanda.

T/n: Mi chiamo T/n e invece tu chi sei? Dove mi stai portando?
Connor: Ehm, ciao io mi chiamo Connor e ti sto portando al sicuro nella casa di un mio amico, Hank. Anche se all'inizio può sembrare una persona scorbutica e maleducata in realtà è molto gentile con chi vuole...
T/n: Ah ok, grazie mille Connor. Potrei chiederti di lasciarmi andare ora? Sai, devi aver faticato tanto a tenermi in braccio per tutto questo tempo...
Connor: A-ah s-si scusami, ormai non ci avevo più neanche fatto caso, sei così leggerə...
T/n: Oh beh ecco, grazie.

Vidi le sue guancie diventare paonazze, perché la sua pelle cambiava colore solo per una mia frase?

⏫Software instabile⏫

Proprio in quel momento Hank aprì la porta e, a giudicare dalla sua espressione, non si aspettava una mia visita improvvisa, soprattutto se con unə ragazzə. Ancora sconcertato riuscì solo a dire:

Hank:“Ehy Connor, che ci fai qui? E chi è quellə lì con te?
Connor:“ Oh beh ecco vedi, ləi è T/n, spero che non ti dia fastidio se stiamo qui per un po', finché non si calmano le acque. Abbiamo molto di cui raccontarti...

Hank ci fece entrare e accomodare sul divano, dopodiché io e T/n iniziammo a raccontargli per filo e per segno le cose successe dal momento in cui avevano attaccato Jericho. Finita la storia l'unica cosa che disse fu  “Maledetti bastardi”, probabilmente indirizzato agli agenti responsabili di quelle vicende.

Hank: Suppongo che ora tu sia molto stancə T/n, se vuoi ho una stanza per gli ospiti libera in fondo al corridoio, puoi starci finché ne avrai bisogno.
T/n: Grazie mille Hank, sei molto gentile, se non ti dispiace io ora vado a coricarmi, è stata una giornata intensa...
Hank: Ok ok, buonanotte allora, io starò ancora un po' qui con Sumo e Connor.
T/n: Buonanotte ragazzi e buonanotte anche a te Sumo!

Appena la porta della camera in cui sarebbe statə t/n si chiuse fui subito assilato dalle domande di Hank.
Hank: “Allora Connor? Chi è quella persona? Cosa provi per ləi? ”
Connor:“ Ləi è T/n, l'ho incontratə a Jericho, domani chiederò anche perché una persona come ləi si trovasse in quel luogo e comunque, non so cosa provo, so solo che ora come ora la cosa più importante per me è proteggerlə.”
Hank:“Caro il mio Connor, io sono dell'idea che tu abbia iniziato a  provare dei sentimenti, ma sta a te capire cosa ti senti dentro, soprattutto ora che sei libero. Ora vai su, veglia su di ləi mentre dorme.”
Connor:“Ehm ok Hank, rifletterò sulle tue parole. Buonanotte”

Finita la chiaccherata con Hank mi diressi verso la stanza di t/n. Appena entrai vidi che stava guardando fuori dalla finestra, sedutə sul letto e assortə nei suoi pensieri.
T/n:“ Perché?”
Connor:“Perché cosa?”
T/n:“ Perché mi hai salvatə? Perché non mi hai lasciato uccidere da uno di quegli agenti?”
Connor:“Non lo so, ero incuriosito dal fatto che una persona normale come te fosse in un posto del genere; e poi non ti avrei mai lasciatə lì da solə.”

Un silenzio tombale piombò sulla stanza, si riusciva a sentire solo il respiro di t/n, chissà che stava pensando...
Ce ne stavano lì, seduti sul letto, ləi da una parte e io dall'altra, o almeno finché non decise di azzerare la distanza tra noi abbracciandomi. Un senso di smarrimento mi colse improvvisamente e, non sapendo cosa fare, mi strinsi a ləi.

⏫Software instabile⏫

Passò del tempo ma ləi restò sempre immobile senza proferire parola, evidentemente si era addormentatə tra le mie braccia.
Mentre lə spostavo sotto le coperte si accorse di quello che stava succedendo e mi sussurrò “grazie Connor” dandomi un bacio sulla guancia.
“Buonanotte” fu l'unica cosa che riuscì a dire in quel momento, la sua presenza in questa casa malinconica avrebbe sicuramente portato a qualcosa di bello.

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Ciao a tuttə, ecco la mia prima One-shot su questo bellissimo gioco. In caso ci fosse qualcuno che vuole qualche storia in particolare non esiti a chiedermelo, sarò molto disponibile rispetto a chi mi farà delle richieste.

Se la storia vi è piaciuta lasciatemi una stellina e un commentino di sostegno⭐
A presto🌹

Detroit: Become Human •One-Shot•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora