Capitolo 2:
I giorni passarono lenti e Caroline, ormai anche lei, presa dallo sconforto, si confidava con Stefan con cui aveva un bellissimo legame di amicizia. I due si sostenevano a vicenda, sembrava quasi fossero rimasti gli unici "sani di mente".
Una sera Stefan invitò fuori a cena Caroline e dopo essere entrati al Mystic Grill e aver ordinato hot dog e patatine, iniziarono una lunga chiacchierata. I due stavano davvero bene insieme e la serata procedeva a meraviglia, la tipica serata da relax e risate tra amici. Di colpo Caroline cambiò espressione, gli tornò in mente la telefonata di Klaus e fu presa dal rimorso.
<Hei Care! Che ti prende? Cos'è quella faccia!>
La ragazza sollevò lo sguardo e sospirò.
<Penso sia giusto dirtelo, o forse è la cosa migliore per me,ho bisogno di parlarne...un mesetto fa mi ha chiamata klaus! >
Lo sguardo di Stefan era un mix di meraviglia e rabbia, Klaus aveva portato molti guai ma sapeva del feeling tra loro due e evitò di fare commenti.
<Oh! Klaus...e...che voleva da te? >
<Sa tutto quello che è successo, vuole starmi vicino e...vuole che vada da lui a New Orleans! >
<E tu? Scommetto che hai esultato! So della tua voglia di scappare da Mystic Falls>
Disse ridacchiando, e alludendo alla famosissima serata hot tra i due.
<No, ho riataccato il telefono>
< quindi resti qui? >
<non so Stefan, non so che fare ...in realtà mi manca, mi manca l'affetto e le attenzioni che solo lui,anche se a modo suo, sapeva darmi. Forse qualche giorno di vacanza me lo merito no?>
Stefan le sorrise dolcemente sfiorandogli la mano.
<certo che ti meriti un po di tregua da tutto questo, vai da lui, ci terremo in contatto telefonicamente e se avrai bisogno di me per qualsiasi cosa non dubitare a chiedermi di raggiungerti >
Caroline ricambiò il sorriso, era esattamente il tipo di conforto di cui aveva bisogno, quello che un tempo le davano Elena e Bonnie.
<ok, stasera preparo le valige e lo raggiungo, gli farò una sorpresa e...chissà, lui magari può aiutarci a farli ritornare>
La serata si concluse serenamente e quando Stefan accompagnò Caroline a casa, si salutarono con un forte abbraccio. Ormai euforica dall'idea di partire, non chiuse occhio tutta la notte e la passò a scegliere tutto ciò che si sarebbe portata. Il mattino non tardó ad arrivare e la vampira bionda, salì in macchina per raggiungere New Orleans. Dopo ore di viaggio, giunse alla meta. Un enorme cartello con su scritto "Welcome to New Orleans" ad attenderla, lo fissò per un'attimo e poi sorrise. Ora l'unica cosa da fare in quella magnifica, e enorme città, era trovare casa Mikaelson. Strada facendo la sua attenzione fu attirata da una vetrina di un negozio che aveva un simbolo che spesso aveva visto sui grimori di Bonnie, streghe! Esclamò, e un'idea le balzò in mente. Prima di andare da Klaus avrebbe fatto tappa lì, avrebbe chiesto se c'era un modo per riportare Damon e Bonnie in vita. Aprì la porta e uno scaccia sogni richiamò l'attenzione di una stregha all' interno della stanza, le si avvicinò con aria insospettita.
<Che ci fa un viso pallido nel regno di Marie Laveau?>
<Buonasera, mi scusi l'intrusione. ..sono qui per chiedere aiuto! >
<Che genere di aiuto? Di cosa hai bisogno? Non potevi chiedere a Davina Claire? Infondo tra visi pallidi vi intendete! >
Disse ridacchiando, la stava visibilmente prendendo in giro.
<In realtà non la conosco questa Davina, io sono appena arrivata in città e ho subito visto il vostro negozio,sono qui in visita a un mio...amico, Klaus Mikaelson! beh,il vostro negozio mi ha ricordato la mia amica, è per lei che sono qui, per lei e un mio amico! Si chiamano Bonnie e Damon, sono morti e vorrei riportarli in vita...anche lei era una strega! Sono disposta a qualunque cosa mi creda>
Dopo aver pronunciato il nome di Klaus Mikaelson le si avvicinò un'altra ragazza di colore accompagnata da un ragazzo, sembrava quasi un suo servitore, la seguiva a ogni passo senza fiatare.
<Marie, mi occupo io di questa ragazza bianca, tu vai pure! >
<Perfetto, se crea problemi sai cosa fare>
Caroline sorrise alla ragazza e le porse la mano per presentarsi.
<Piacere, Caroline Forbes e vengo da Mystic Falls>
<Io mi chiamo Abigail e lui è Philippe,ti aiuteremo noi a riportare in vita i tuoi amici ma...non credere sia facile, devi vendere la tua anima a Lucifero e ti chiederà qualcosa in cambio, non potrai rifiutare! Se non lo accontenterai le forze del male ti si ritorneranno contro >
Caroline rimase pietrificata, si trattava di magia nera e lei ne aveva sempre avuto timore, ma se serviva per far tornare i suoi amici, si sarebbe sacrificata.
<Cosa vuole Lucifero in cambio dei miei amici? Qual'è il patto e come si firma questo contratto? >
<sei sicura che è quello che vuoi? >
<Si! >
La ragazza non sapeva che quel semplice "si" era la firma al contratto con Lucifero,o meglio,quello che lei credeva che fosse,in realtà era tutt'altra cosa che un patto con il diavolo.
<Portaci qui tra massimo un mese la figlia di Klaus Mikaelson! >
<Figlia? Ma Klaus non ha una figlia! Cosa ti stai inventando!!!Mi chiedi l'impossibile! Se Klaus avesse avuto una figlia ne sarei al corrente>
<Noi sappiamo tutto, è lei che vogliamo e tu ora ce la porterai! I patti sono patti dolcezza>
Caroline non aggiunse una parola e uscì sconvolta dal negozio di magia nera, era vero quello che le aveva detto Abigail? Le restava scoprirlo.