Caroline ancora sconvolta dalla notizia di Klaus e di sua figlia,si incammina per le strade di New Orleans in cerca di qualcuno che gli dia indicazioni su dove trovarlo. Qualsiasi persona a cui lei chieda,nello sguardo manifesta terrore e nessuno vuole parlarle.
Ormai stanca e affamata,si guarda intorno in cerca di un punto di ristoro e l'unico nei paraggi è "Bar Rousseau". Le sembrava un locale piuttosto rinnomato vista l'ampia clientela. Si dirige all'interno del Bar e si accomoda a un tavolo facendo cenno a una ragazza bionda di avvicinarsi.
< Buona Sera,cosa posso servirle? >
< Salve,Hamburger e patatine andrebbero bene...e una coca-cola grazie! >
Quella ragazza a differenza di tutte le altre persone che aveva incontrato fino a quel momento,le sembrava diversa,in qualche modo simile a lei.
< Piacere io mi chiamo Caroline Forbes. >
< Piacere mio Caroline,io mi chiamo Camille O'Connell >
< E' davvero un bel locale,è tuo? >
La Barista era un pò titubante su cosa rispondergli,ma la vampira bionda non le aveva destato nessun sospetto quindi le disse la verità.
< Ora si,è diventato mio dopo la morte della proprietaria Sophie Deveraux,prima ero una semplice barista...ero l'unica persona davvero legata a questo posto e lo hanno dato a me! >
< Oh! mi dispiace,scusami non volevo... >
< Ma no,figurati! suppongo che sei nuova quindi non potevi saperlo. >
< Si infatti,sono qui in cerca di una persona,è una sorpresa che dovrei fargli per cui non l'ho avvertito ma...non so dove vive. >
La vampira bionda ridacchiò pensando a quanto sarebbe sembrata stupida,ma forse quella ragazza poteva darle qualche indicazione,infondo lei era del posto.
Camille spalancò gli occhi.
< Klaus eh? Lo conosco molto bene quel manipolatore! Ne ho avuto a che fare. Si,so dove abita ma sarebbe meglio per te se evitassi di andarci...tranne se... sei anche tu... >
< Un vampiro? Si,lo sono! Ma di me puoi fidarti non ti farei mai del male Camille >
Caroline confessò,era scontato che se Camille avesse avuto a che fare con Klaus,sapesse la sua identità.
< Ok...abita in un'enorme villa in periferia,non è difficile arrivarci. >
La barista prese il taccuino e iniziò a scrivere il persorso che Caroline doveva fare,strappò il pezzo di carta e glielo diede.
< Ecco tieni,mi raccomando Caroline fa attenzione e se hai bisogno di me,dietro al foglio ho segnato anche il mio numero. >
< Certo Cami,tranquilla so badare a me stessa e so come far ragionare Klaus! >
< Anche io lo credevo...o è lui ad avermelo fatto credere... >
Caroline capì che tra i due c'era stato qualcosa,ma non se la sentiva di chiederle nulla,aveva saputo abbastanza fino a quel momento.
Dopo aver consumato la sua cena e aver pagato il conto,salutò Camille e si diresse all'uscita.
Appena fuori al Bar,alzò gli occhi al cielo,non sapeva se maledirsi per quella scelta oppure poteva in qualche modo essere una svolta per lei e i suoi amici.Strinse il bigliettino tra le mani e poi lo aprì e leggendo le indicazioni si avviò verso la periferia di New Orleans.
Non le fu difficile trovare villa Mikaelson con le indicazioni di Cami,si avvicinò a quell'immenso portone e bussò.Come da lei previsto,delle sentinelle al controllo dell'abitazione le aprirono.
< Salve,sono qui per incontrare Klaus Milaelson. >
< Niklaus non ci ha avvisati dell'arrivo di nessuno! >
< Si lo so,sono una sua vecchia amica e sono venuta per una sorpresa...mi fareste entrare gentilmente? >
Caroline sorrise ai vampiri per cercare di convincerli,ma loro non si fecero ammaliare dalla sua bellezza e andarono a chiamare Marcel.Se lui avesse dato il consenso,l'avrebbero fatta entrare.
< Oh...la famosa Caroline! L'unica donna che riesce a far sorridere il nostro Klaus! >
< Beh si,non esageriamo adesso,con chi ho l'onore di parlare? Un'altro servetto di Nik? >
< Bada a come parli,io sono il figliastro di Niklaus. Il mio nome è Marcellus Gerard! >
< Piacere mio Marcellus,ora per favore lasciami entrare,dovrei fare una sorpresa a Klaus. Tu se vuoi puoi perdere il tuo tempo a fare da bambinaia a sua figlia! >
Caroline con i suoi soliti modi di fare,azzardò l'ipotesi che fosse vero che il vampiro originario avesse una figlia.Poi passò accanto a Marcel urtandogli la spalla per far si che si spostasse per poter entrare nel porticato della villa.
Nel sentire quella frase,Marcel restò sorpreso.Per quello che sapeva,nessuno era al corrente che la piccola Hope fosse ancora viva.Avevano fatto credere a tutti che nell'ultima battaglia la piccola fosse morta,ed era sicuro che pur di proteggerla,Klaus,non avrebbe mai rivelato a nessuno che sua figlia era viva.Con uno scatto fulmineo,la afferrò dalla gola per poi sbatterla contro il muro.Le si avvicinò a pochi millimetri dal viso mostrando i canini.
< Come fai a sapere della bambina? >
Caroline non poteva rivelargli del patto fatto con Abigail e restò in silenzio mentre Marcel iniziò a spintonarla ovunque. Nel vedere che la ragazza non parlava,decise di sua volontà, di imprigionarla e torturarla,nell'attesa del rientro a casa di Niklaus.
Inizialmente la imbottirono di verbena per farla calmare e quando si fu ripresa, Marcel la legò a una sedia e iniziò a torturarla.
Continuava a pugnalarla,e Caroline era troppo debole per reagire,a ogni sua domanda su come sapesse della piccola Hope,Caroline rispondeva sputandogli in faccia.
Le sembrava assurdo il trattamento che le stava riservando Marcel,infondo non aveva fatto nulla di male.
< Parla e ti lascerò vedere la luce del giorno,altrimenti...Klaus non saprà mai del tuo arrivo qui a New Orleans! >
< Non ho nulla da dire! Smettila ti prego! >
Caroline lo supplicò in lacrime ma lui non si fece intenerire dal suo viso d'angelo e continuò a farle bere verbena e pugnalarla.
La ragazza dopo ore di tortura perse i sensi.Marcel si mise seduto comodamente incrociando le gambe,aspettando che la vampira bionda che tanto le ricordava Rebekah,si riprendesse.
Qualche ora dopo sentì qualcuno entrare nella stanza dove erano lui e Caroline,si voltò e spalancò gli occhi.
< Klaus! >