racconti mortali

il gioco della morte (versione 2)

-svegliati Lucia! sono le 9 di sera e io e i ragazzi andiamo via- disse alberto, il mio fratellone.

-vengo anch'io?- chiesi io.

-se ti muovi si-

Mi preparai e scesi con mio fratello e vidi che c'erano 10 persone. Li salutava in un modo strano e pensavo l'avrei fatto anch'io quando sarei stata grande come lui. Ci incamminammo verso una collinetta senza erba e con alberi secchi che sembravano mani pronte ad afferrarti.

-Lucia muoviti!- mi incitó alberto.

Vedemmo un castello nero in rovina e ci dirigemmo lá.

-Albi ho paura-

-ieri sera non avevi detto che volevi venire? te l'avevo detto che era meglio se non venivi-

-si ma...-

nel frattempo entrammo.

Mi strinsi al braccio di Alberto come non feci mai e come non avrei piú fatto.

Le porte scricchiolavano e le travi cadevano al nostro passaggio. Poi i ragazzi iniziarono a fare un gioco dove si bendavano gli occhi con le mani e indovinavano di chi erano.

Continuarono a giocare e ridere oltre la mezzanotte. All'improvviso sentimmo dei lamenti, cosi smisero di giocare ma poco dopo ripresero.

circa mezz'ora dopo sentii una presenza inquietante avvicinarsi a noi e in particolare a me.

All'improvviso non vidi piú niente perché qualcuno mi mise le mani sugli occhi cosi io cercai di indovinare di chi fossero.

-sei Lorenzo? sei Alberto? Carola?- dissi. Sentii poi una voce sibilante dire -hai sbagliato-

-chi sei?- chiesi io

- la MORTE- rispose la voce. Poi riniziai a vedere.. Un urlo di terrore mi uscì dalla gola quando vidi a terra tutti morti. Ero scioccata e in lacrime. Corsi via e chiamai i miei genitori. Li portai dai corpi dei ragazzi. Chiamammo  la polizia che mi interrogó ma quando raccontai la mia storia non mi credettero e mi rinchiusero in un manicomio.

Ai tempi dell'avvenimento avevo circa sei anni e ancora oggi nonostante io abbia quasi settant'anni non riesco ancora ad avvicinarmi a quella collina dove si erge ancora oggi il castello maledetto.