il gioco della morte (versione 1)

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in un paesino delle campagne italiane c'era un castello lugubre dove nessuno osava entrare perché si diceva che era dimora di demoni, spettri, ma nessuno sa che ci sono io che ci regno. Un giorno un gruppo di scalmanati ragazzi e ragazze fece irruzione nel mio castello e si misero a fare un gioco strano dove si coprivano gli occhi a vicenda e dovevano indovinare chi avevano dietro. Questo stupido gioco inizió col tramonto e non terminó nemmeno con l'ora dell'uscita dei miei compagni o come piace a me definirli "sudditi". Quando sentii i lamenti dei miei coinquilini decisi di intervenire. Mi misi a giocare con loro. Tra loro c'era una bambina tanto dolce e carina e credevo che fosse la sorellina piccola di uno di quei balordi. Decisi quindi di bendarle gli occhi con le mani e presi la mia sciabola, grazie alla quale sono nota, e uccisi tutti. La bambina nel frattempo cercava di indovinare chi fossi dicendo i nomi di tutti i suoi compagni. Le lasciai gli occhi e vide tutti a terra senza vita e sentì la mia voce sussurrarle "hai sbagliato" e lei mi chiese chi fossi e io le risposi "LA MORTE"

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