Pierfrancesco (pt 1)

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A un certo punto uno dei telefoni lì sul tavolo si illumina e inizia a squillare. Così Vegas Jones, o come si chiama, prende il telefono dal tavolo, va nel corridoio e risponde.

Dopo aver chiuso la chiamata torna e dice che uno dei ragazzi che doveva venire ma che ha fatto tardi per chissà quale motivo non ha capito dove abitiamo. Poi mio fratello mi dice di scendere e di cercare questo Pierfrancesco che non sa dove abitiamo. Benissimo. Un altro tizio sconosciuto che entra in casa mia e io non posso dire nulla perché sono più piccola di loro e questo verrebbe preso solo come un capriccio da stupida bimba viziata. Questo tizio poi ha un nome che è peggio del vero nome di Emis Killa più l'intera Bibbia tradotta in aramaico antico. Così metto degli stivaletti e uno dei miei cappotti super pesanti e scendo. Aspetto questo Piergiorgio, Pierpaolo, Pierluigi o come si chiama sto tizio sotto al palazzo dove alcuni ragazzi ci provano con me. Gli stessi che ci hanno provato oggi quando siamo venuti e stavamo portando sopra le nostre cose.
???:"Guardate la fighetta napoletana è tornata. Hai capito da chi venire per poter scopare he. Ora non c'è l'hai la pistola addosso." Dice un ragazzo che poi si avvicina a me seguito dal suo gruppo di amici mentre fumano.
Io:"Ti sbagli caro mio." Dico aprendomi il cappotto e mostrandogli la pistola che avevo messo sul fianco nei pantaloni.
Io:"E comunque sono i ragazzi che vengono da me per scopare, mica io da loro. Fino a prova contraria siete voi i morti di figa qui."
Poi inizio ad ignorarli. Mi appoggio con la schiena contro al muro, poi metto un piede al muro, caccio la mia amata sigaretta elettronica, che mi segue dai tempi della prima media, da una tasca del giubbotto e inizio a svapare.
???:"Che cazzo fai, fumi?" Mi chiede quel ragazzo che è rimasto vicino a me per tutto il tempo.
Io:"Svapo, se così si può dire, da quando sono nata. Perché hai dei problemi?"
I ragazzi mi guardano straniti. Come se non avessero mai visto una ragazza svapare da queste parti. A un certo punto si avvicina uno con il telefono in mano. Come se stesse messaggiando con qualcuno. Appena mi vede mette il telefono in tasca.

G.B. ha fatto centroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora