Emma.
Era una giornata qualsiasi di Ottobre, l'aria umida del post pioggia aleggiava all'interno della mia camera e, distesa sul mio letto, mi lasciavo trasportare da quel dolce profumo e dal cinguettio degli uccellini. Tutto era così calmo che quasi mi sembrava di essere in paradiso. Presa da un improvviso attacco di fame dovetti alzarmi. Il contatto dei miei piedi con il pavimento freddo mi provocò un brivido lungo tutto il corpo e subito mi pentì di non aver fatto una colazione ricca la mattina. Raggiunsi la cucina tra il silenzio e il profumo dell'incenso e dopo aver preso dei biscotti decisi anche di farmi un the caldo. Mentre guardavo l'acqua bollire mi chiesi quanto sarei riuscita a sopravvivere da sola in questo appartamento, se non avessi dovuto mettere un annuncio per una coinquilina: alla fine essere in due in casa non dovrebbe essere così male no? Almeno avrei avuto la sicurezza di trovare qualcuno a casa al ritorno da lavoro e potrei vivere esperienze nuove, avere un'amica in questa nuova città, poter fare due risate anche nelle giornate peggiori e avere qualcuno che si preoccupi per me. Ma se invece fosse il contrario? Se invece trovassi solo ragazze spocchiose e piene di sè che non si accorgono che al mondo esiste qualcun altro al di fuori di loro? Se mi capitasse una ragazza maniaca dell'ordine, scorbutica e ipocondriaca? Mio Dio Emma no, stai bene da sola. Tu non hai bisogno di nessuno, non più. Sento l'acqua del the bollire, spengo il fuoco, verso delicatamente l'acqua nella tazza e ci metto la bustina di the verde. Ecco di cosa ho bisogno io: del the, dei biscotti, un letto caldo e una giornata piovosa. Solo questo, niente di più.
Raggiunsi la mia camera e decisi di chiudere la finestra poichè la stanza si era raffreddata fin troppo, mi misi a letto e decisi di guardare un film. Dopo minuti interi passati a cercare film nuovi che mi potessero interessare finì col riguardarmi per la milionesima volta Eternal Sunshine of the spottless mind e per la prima volta mi resi conto di quanto io e Joel fossimo simili: nè io nè lui riuscivamo ad esternare le nostre emozoni senza incappare in penose gaffe che puntualmente finivano in depressione.
Finito il film decisi che non avevo voglia di passare la serata da sola in casa a mangiare cibo surgelato e a guardare serie tv: sarei uscita a mangiarmi una pizza nel quartiere vicino a casa. Avevo bisogno di respirare vita, vedere le luci delle insegne a neon, sentire le voci provenienti dai palazzi. Avevo bisogno di sentirmi parte di qualcosa perchè fino a quel momento ero solo stata parte di me stessa.
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Ti porterò nel mio cuore se vorrai
RomanceFrancesco e Emma sono due ragazzi giovani, vivono nella stessa città e hanno in comune una cosa sola: non si sopportano. Una storia piena di suspence e speranza che, spero, vi tenga incollati fino alla fine.