Capitolo 2

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Francesco.

Era una della solite giornate uggiose di ottobre, il tempo era instabile quanto il mio umore in questi giorni e tutto questo mi rendeva altamente nervoso. Volevo solo arrivare a casa, distendermi sul divano, farmi una birra e ascoltare della buona musica, niente di più niente di meno.

Appena misi piede in casa mia una ventata di malinconia avvolse il mio corpo procurandomi una fitta allo stomaco. Lei non era più qui con me da qualche settimana ormai e io non avevo fatto nulla per impedirle di andare via. Lei così bella da far girare la testa, così astuta e così caparbia da apparire quasi  una bambina, una Venere di Milo del XXI secolo nelle mani sbagliate. Scacciai i ricordi dalla mente e mi fiondai in bagno sperando che una doccia potesse togliere tutti i pensieri negativi accumulati nella giornata e così fu: ogni goccia che scivolava velocemente sul mio corpo si portava via un pensiero lasciandomi, a fine doccia, con la sola voglia di una birra  fredda e di una sigaretta.

Sulle note di love; not wrong (brave) mi diressi verso il frigo per prendermi la tanto desiderata birra, la stappai, mi avvicinai alla finestra, la aprìi leggermente e mi accesi la sigaretta. La città al tramonto assumeva un fascino misterioso ma irresistibile e la leggera nebbia amplificava il tutto rendendolo l'apoteosi della bellezza. La suoneria del mio cellulare distolse la mia attenzione dal tramonto, vidi che mi era arrivato un messaggio: panico. E se fosse Chiara? Come avrei dovuto risponderle? Avrei dovuto essere semplicemente me stesso oppure mostrarmi come  il ragazzo che non ha sentimenti e che non ha nessuna debolezza? E se avesse voluto ritornare? Se avesse voluto rivedermi per un'ultima volta? Avrei avuto abbastanza coraggio per affrontarla? Dio quante stupide paranoie per nulla. Accesi lo schermo del mio telefono e, o per fortuna o per sfortuna, il messaggio non era suo ma di uno dei pochi amici che mi ero fatto da quando mi ero trasferito a Torino quattro mesi fa, Daniele. Stasera ti va di venire da me? Ho comprato dei nuovi vinili da paura e vorrei li ascoltassi, fammi sapere il prima possibile. Effettivamente uscire un po' di casa non mi sembrava una brutta idea. Perfetto, passo a prendere due pizze al solito posto, alle 21 sono sotto casa tua; appoggiai il telefono sul marmo del davanzale, spensi la sigaretta e andai a vestirmi.

L'aria fresca un po' mi fece pentire di essere uscito di casa ma mi convinsi che era meglio così: non l'avrei pensata e la depressione non avrebbe avuto la meglio. Non stasera almeno.

Ti porterò nel mio cuore se vorraiWhere stories live. Discover now