Chapter one

14 1 0
                                    

Sono sulla macchina rossa di papà. Mi stanno accompagnando al primo giorno delle elementari. Mi giro, guardo fuori dal finestrino e vedo un bambinetto biondo che mi saluta.

Mamma si gira di scatto e la sento gridare il mio nome.

Allora lo vedo. Quel camion che ha perso il controllo e viene verso di noi. Aspetta no. Viene contro di noi.

Poi? Nulla. Tutto bianco. Un tonfo e un dolore lancinante all'anca.

Apro gli occhi. C e il pavimento. Scuro e freddo. Un incubo.

Di nuovo. Stavo sognando e mi sono fatta male all anca rozzolando giù dal letto.

Mi alzo e do un pugno contro il muro in preda ad uno scatto di rabbia. Resto ferma immobile.

Ritraggo la mano e realizzo che le nocche ricoperte di sangue non sono un illusione.

Lasciamo correre.

Tanto nessuno lo notera'.

Raccatto i vestiti e vedo un orrore sul mio letto.

C'è un ragazzo.

Alcuni ricordi della sera precedente riaffiorano alla testa provocandomi un leggero dolore alla testa.

Mi ero ubriacata ,poi ero andata in pista, avevo ballato con quel ragazzo (anche lui abbondantemente ubriaco )e il resto si può immaginare....

L avevo fatto con uno che nemmeno conoscevo.

Forse sarà il caso di svegliarlo. Se sono riuscita a smaltire la sbornia io, così piccola e minuta ,anche lui avrà fatto altrettanto. Vado in bagno e comincio a lavarmi i denti.

Lo spazzolino cade provocando un rumore secco al contatto con il marmo del lavandino. Osservo il mio collo. C'è un segno rigorosamente viola.

Dò una sbirciata alla stanza ma il ragazzo non c'è più.

Guardo il livido e una figura compare dietro di me.

<<Buon giorno piccola >>

<< ora non mi chiamare così solo perché mi hai scopato. Chiaro?! >>

<<Uh. Siamo nervosette al mattino >>

Sono le 8.30 del mattino e deduco che anche il candidato coinquilino sarà sveglio. Decido di chiamarlo. <<Il bagno è libero se ti serve >>Urlo al tipo

Sento un lieve rumore metallico.

Merda.No no no.

Ti prego fai che non abbia trovato il quaderno o le bombolette o peggio. Entrambi

Invece sì. E lo sta sfogliando. <<ehm-ehm è privato>>

dico togliendoglielo dalla mano.

Riprovo a chiamare. Sento una suoneria. Sarà il cellulare del tipo.

<<Pronto? >>

<<Pronto sono Sea. Per caso è lei Malik? >>

<<Si sono io >>

Cammino per la caso e intravedo il ragazzo ripetere le stesse parole di questo "Malik ".

Lo vedo sul divano allora decido di strappargli il cellulare di mano.

Oddio. C'è il mio numero.

Allora vuol dire che...

No non può essere lui. La mia vita e finita se devo vivere con questo cosa.

<<Sei tu Malik? >>

<<Si sono io >>

Cado sul divano a peso morto.

<<Uccidetemi>>

-To be continued...

fucking boy and fucking loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora