1° parte

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- Conan, io vado, ci vediamo più tardi. Ti ho preparato la colazione: è in cucina, sul tavolo! - urlò Ran dal fondo delle scale, in modo che Conan la sentisse.

Dopo pochi secondi, si udì la voce, un po' assonnata, di un bambino, che diceva - D'accordo Ran... -.

Udendo quelle parole, Ran chiuse gli occhi, e fece un caloroso sorriso, rivolta alla cima delle scale, dove, poco prima, si era sentita la voce del suo fratellino. Si girò, finendo di scendere le scale, salutando per l'ennesima volta il ragazzino, e dirigendosi verso il Liceo Teitan con Sonoko. Appena Ran scomparve dietro l'angolo, la porta della camera si aprì, ed uscí, ancora sbadigliando e in pigiama, Conan, che, senza pensarci due volte, andò a fare colazione con quello che Ran gli aveva preparato. Appena entrò, e vide il tavolo, sgranò gli occhi, si avvicinò e fece il suo solito sorrisetto al banchetto che Ran, la sua dolce Ran, aveva preparato per lui. Si sedette e cominciò a mangiare tutto con gusto. Dieci minuti dopo aver finito di mangiare, gli squillò il telefono. Lo prese, e lesse "Haibara". Fece una piccola smorfia, e guardò il telefono con l'aria di qualcuno che era stato interrotto proprio sul più bello. Fece un sospiro, e rispose "Pronto Haibara?" "Devi venire qui. Ho una cosa da dirti e anche una sorpresa." "Tu... una sorpesa... hehe..." disse con una risatina sarcastica. "Stacco..." "No no aspetta... dai, stavo scherzando" disse con un tono di mortificazione misto a sarcasmo. "Ti aspetto qui tra due minuti" "Che...?" Disse Conan con la stessa espressione di prima ma aggiungendo dello stupore. A quel punto, Ai divenne velata di rosa sulle guance, e urlò "Hai capito benissimo! Ti voglio qui ORA!" Conan per un attimo rimase pietrificato da quelle parole, e rispose "O-okay... a-arrivò subito..." quasi subito dopo aver detto quella frase, si staccò la chiamata, e rimase un attimo immobile.
(Casa Agasa) Ai era da sola in casa, visto che il Dottor Agasa, era andato via per un paio di giorni, per un concorso di elettronica. Subito dopo aver chiuso la chiamata con Conan/Shinichi, riflettè su quella frase che gli aveva urlato poco prima. Si sedette nel divano, abbassò la testa, si mise le mani in faccia, e pensò"Che stupida..." . Lo pensò per almeno tre volte di fila, prima di urlarlo, sgorgando copiose lacrime, e facendolo risuonare in tutta la casa "CHE STUPIDA!" . All'improvviso, lei si sorprese, come se avesse visto un fantasma che le passasse dritto in mezzo al corpo, e, presa quasi da uno spavento, si tocco le guance ancora umide dalle lacrime: stavano dando vampate di calore, ed erano rosso fuoco. Mise una mano sul petto. Il suo cuore batteva a mille. Rimase in quella posizione e con quell'espressione pietrificata per dieci secondi, per poi dire a bassa voce, e con alcune lacrime che le sgoravano lentamente "Che cosa mi sta succedendo...?" . Una lacrima si staccò dal suo viso, e, appena essa toccò terra, lei sentì il campanello, che la scosse da tutti i suoi pensieri.

Insieme... per sempre! ShinShihoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora