-Tamaraaaaaaaaaaaa!-
Wow , non è il migliore dei modi per iniziare una storia sulla mia vita... Ma visto e considerato che si tratta della MIA vita mi accontento.
Comunque era mia madre che mi chiamava... Odio quando urla, odio chi urla in generale, considero le persone che urlano inferiori all'ultimo gradino della piramide gerarchica che esiste in questo modo perfettamente imperfetto. Ma ora basta pensare. Devo rispondere sennò va a finire che rompe tutti i vetri esistenti in questa piccola casa.
-Che c'è mamma?-
-Puoi andare a chiedere ai nostri vicini se hanno del latte? L'ho finitoooo-
Armata di pazienza e della poca voglia di cui sono dotata vado fuori e chiamo i vicini. Dopo pochi minuti mi apre Jennifer, la "padrona" di casa.
-Ehi, ciao Tamara! Come stai?-
-Tutto ok grazie... Scusami per il disturbo, ma mia madre si chiedeva se puoi prestargli del latte, lo ha appena finito-
-Accomodati, intanto vado a prendere il latte-
Entro e aspetto poco più in là della soglia della porta.
-Tamara fermati, ti offro qualcosa!-
-No grazie mille, devo ritornare a casa... Ho delle cose da fare... E grazie per il latte!!!-
Jennifer credo che sia una delle persone più gentili e premurose dell'intero continente. Mi dispiace per lei qualche volta... Ha un figlio un po' incasinato.
Ehi, ehi, ehi , non è la classica storia di Wattpad, non ho un vicino figo e stronzo, ma strano. Abbastanza strano. Più avanti vi spiegherò il perché, ora sono fuori casa e mi sono appena resa conto che stavo fissando il portone mentre pensavo, quindi direi di entrare.
-Mamma ecco il latte-
-Oh grazie al cielo ce l'hai fatta, pensavo che ti fossi persa in questo tempestoso tratto di strada-
Sorrido e vado il camera mia a leggere. O almeno provo a leggere, perché ogni volta finisco con il disegnare qualcosa sul libro.
Amo disegnare, è una delle mie più grandi passioni. Vivrei solo per questo e potrei arrivare pure a fare qualcosa di illegale o, insomma, qualcosa di folle.
Sento qualcuno bussare alla mia finestra e alzo subito lo sguardo pregando Dio che non è chi penso che sia.( Ok, questo gioco di parole ha confuso pure me)
Quando vedo chi è ringrazio di nuovo Dio, perché non è chi pensavo che fosse. Mi alzo e vado ad aprire la finestra.
-Ehi, Tamara-
-Ehi, Ethan-
Ethan: il mio migliore amico dall'asilo, non è gay, ma felicemente etero, non è nemmeno il dongiovanni della scuola, ne tanto meno il fratello di un dongiovanni. E' semplicemente la persona più semplice, onesta e divertente che io conosca, ed è per questo che siamo amici da tantissimo tempo.
Ah, dimenticavo, non è nemmeno il mio vicino di casa o il figlio della migliore amica di mia madre. Anzi, le nostre famiglie non vanno neppure molto d'accordo.
Ok, finita la sua presentazione possiamo riprendere il discorso.
-Che stavi disegnando sul libro che stavi "leggendo"?-
-In realtà niente di che-
-Fa vedere-
Tende la mano verso di me e io gli passo il libro. Solitamente non faccio vedere i miei disegni a nessuno, perché rappresento cose che possono ferire le persone, in sostanza ciò che penso. Il lato negativo nella maggior parte delle volte.
-Wow, hai fatto veramente .... delle sfumature spettacolari!-
-So cosa stavi per dire, e so anche che era "... tua madre come una prostituta", ma ti sbagli perché io l'ho rappresentata come una donna a cui piace fare sesso più di qualsiasi altra cosa o persona-
-Tamara, in fondo lei ti vuole un bene che nemmeno puoi immaginare, ma non posso darti torto sul fatto che le piace fare sesso.-
Io e Ethan abbiamo parlato di mia madre a lungo e non vorrei annoiarvi più di tanto... Penso che avete intuito che tipo è. Bella, ex-cheerleader super popolare a scuola, rimasta incinta a 16 anni perché ha fatto sesso non protetto, il suo vecchio ragazzo è scomparso (uno che dovrebbe essere mio padre), si porta a casa ogni settimana un uomo diverso, vorrebbe avere una relazione stabile ma non trova " nessuno " , ha un lavoro non del tutto gradevole e non so nemmeno se siamo parenti perché io sono il suo opposto.
-Tamara-
-Dimmi-
-Volevo un consiglio... Sai, sei una ragazza e...-
-Spara-
-Allora, ogni ragazzo va al ballo di fine anno, OGNI ragazzo. Quindi tu verrai, ma lasciando questo piccolo obbligo da parte ti volevo chiedere un consiglio sulla ragazza da portare con me.-
-Per prima cosa io non verrò al ballo, perché è una cosa stupida per gente che vuole solo limonare con altra gente di cui non ricorderà nemmeno il nome il giorno dopo, seconda cosa come ti dovrei aiutare?-
-Se non vai al ballo non andrò nemmeno io, e non vorrai di certo essere così egoista da non venire solo perché hai preso questa inutile e sciocca decisione. Vero Tamy?-
Odio ufficialmente Ethan.
-Tamy non si arrende, ed è per questo che non andrà al ballo, ma Ethy potrebbe pure andare senza preoccuparsi per Tamy e senza farla sentire un egoista senza cuore. Avrò detto " senza" cento volte.-
-Allora quella sera Ethy andrà a casa di Tamy per farla sentire in colpa e guarderanno un film, mentre gli altri studenti si divertono mentre ballano e socializzano.-
-Ah, e ovviamente glielo rinfaccerà per sempre- dice Ethan dopo un po' di silenzio.
-Senti, Ethan non ho intenzione di venire, quindi se ti devo aiutare con quella ragazza dimmi pure...-
-Ormai la ragazza non mi servirà più, dato che non ci andrò-
-Ma perché non ci vai? Non siamo legati da un cordone ombelicale, ci possiamo separare...-
Forse è perché l'ho detto un po' spazientita o forse perché l'ho detto e basta,ma Ethan si rabbuia.
Io lo so che lui ci tiene a me, me lo ha dimostrato diverse volte, ma non posso stare sempre per prima. Si deve divertire. Non deve stare con me. Deve andare con una ragazza.
-Non è che io ti vorrei obbligare perché siamo legati e non ho nessun altro con cui stare, ma per il semplice fatto che vorrei che ti divertissi. Ma fai come vuoi.-
-Ethan, non ti devi sempre preoccupare per me, ora per piacere pensiamo alla ragazza che porterai... Hai un'idea di chi possa essere la fortunata?-
Lui si avvicina pericolosamente a me....
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Amore in Prigione
RomanceC'è una tipa di nome Tamara Per sapere il continuo leggete la mia story