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                        -Taehyung-

Mattina presto, sole, e cielo azzurro

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Mattina presto, sole, e cielo azzurro. Era una giornata perfetta, eccetto per Taehyung.
Era un ragazzo solitario, a cui piacevano i libri, anche se cercava di nascondere questo suo interesse, ed era un ragazzo scontroso, ma con un cuore generoso verso chi, secondo lui, se lo meritava.
Amava gli abbracci e l'affetto più di qualsiasi altra cosa, anche perché, erano le cose che più gli servivano in quel momento della sua vita.
Aveva gli occhi verdi, quasi gialli, e la pelle più bianca della neve. Le labbra erano di una forma unicamente bella, ed erano rosee come i fiori sbocciati di prima mattina. La gente lo evitava per tutto ciò, dicevano tutti che erano cose innaturali, e che se fossero stati ai tempi antichi, lo avrebbero già ucciso.
Quando era piccolo, gli altri bambini si spaventavano a causa della sua pelle, che ai tempi, era di un colore quasi olivastro, con delle sfumature rosse e color porpora. Per questo non aveva amici. Spesso si chiedeva perché avesse avuto quel colore strano di pelle, da bambino. I suoi genitori lo portavano spesso dal dottore, perché a volte cambiava colore. Quando si arrabbiava, la sua pelle prendeva un colore quasi più intorno al rosso, e quando era particolarmente triste, diventava più sul blu. Nei momenti di felicità, aveva spesso un colore giallo vivace.
Alle elementari veniva bullizzato da tutta la scuola. Lo chiamavano "ragazzo arcobaleno", e, ogni volta, rientrando in classe, trovava dei suoi disegni fatti male, colorati con tutti i possibili gessetti. Sopra ci scrivevano cose come "sbagliato", o "scherzo della natura", oppure disegnavano una x sul suo viso.
Ovviamente i dispetti, da parte dei bulli, non mancavano mai.
Lo prendevano per il colletto della maglia e lo appendevano ai pali per strada, oppure a volte, lo prendevano a botte e lo lasciavano rannicchiato a terra, sempre pieno di lividi e ferite.
Lui si chiedeva cosa avesse di così sbagliato, cosa avesse di così brutto da far comportare così quei ragazzini.
Alle superiori le cose non cambiarono di tanto.
Succedeva raramente che qualcuno di avvicinasse per fare amicizia, o comunque per parlare.
Non l'avevano mai preso in giro, perché avevano paura che avrebbe potuto fargli qualcosa.
Ma lui era solamente un ragazzo solo e bisognoso di affetto e di una famiglia.
L'unica cosa positiva era che, crescendo, non aveva mantenuto il colore strano avuto da piccolo, anche se aveva conservato qualche sfumatura dal colore biancastro, perciò la sua pelle era come il marmo.

HELL; |vkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora