-Jeongguk-
Era la solita giornata di sole. Il cielo era completamente azzurro, e una brezza fresca si mescolava con il caldo ,creando una piacevole sensazione.
Jeongguk, come tutte le mattine, si era dovuto svegliare a causa della donna delle pulizie che ogni volta passava per i dormitori con una paletta di legno, e picchiava tutti coloro che non si alzavano. Ecco perché lui era sempre il primo ad uscire dalle coperte.
Quell'orfanotrofio, per jeongguk era l'inferno.
Nessuno che parlava con lui, il direttore l'aveva abusato anche più di una volta. Ma lui cercava di passare tutto ciò con il sorriso. Sorriso falso, ovviamente.
Jeongguk era un ragazzo timido, a cui non riusciva niente. Faceva fatica a socializzare con gli altri ragazzi, anzi, ha sempre fatto fatica. Lo evitavano tutti, a causa dei suoi occhi, che quando si faceva coinvolgere dalle emozioni, diventavano verdi e luminosi, e delle sue unghie, che, anche se tagliate più di 20 volte, ricrescevano a vista d'occhio in meno di 0,001 secondi. A volte gli era capitato di sentire voci e cose false sul suo conto, ma non ci dava mai tanto peso.
Aveva degli occhi grandi da cucciolo, e delle labbra perfette. A prima vista erano soffici, ed avevano un colore rosso vivace.Il labbro superiore era più sottile rispetto a quello opposto, ed aveva un sorriso da coniglietto che trasmetteva felicità.
Stando da solo, aveva imparato a divertirsi con ciò che gli stava intorno, così da passare il tempo.
Non era mai andato a scuola, e le lezioni private dell'orfanotrofio a lui non erano consentite. Dicevano che altrimenti non avrebbe capito nulla e che avrebbe solo distratto tutti a causa del colore dei suoi occhi.
Perciò non sapeva ne leggere, ne scrivere.
La sua pelle era bianca, ma leggermente abbronzata, ed aveva un corpo muscoloso e palestrato, nonostante non fosse mai stato in palestra o a fare allenamenti.
STAI LEGGENDO
HELL; |vkook
FantasyTaehyung, 16 anni, vive a Seoul, ormai da solo. La sua famiglia lo abbandonò quando era ancora piccolo, avendo notato in lui strani e preoccupanti comportamenti, che ancora oggi nemmeno lui non ha capito. Ha imparato a badare a se stesso da solo, da...