Mi sdraio sul letto ancora dolorante, e mi addormento tra i mille pensieri che mi vengono in testa.
La mattina mi sveglio, mi preparo, mi affaccio in camera di Filippo e vedo che sta ancora dormendo, così provo a svegliarlo, passo i 10 minuti seguenti a scuoterlo, ma niente non si sveglia. Esco di casa e vado a scuola, quando arrivo scuola provo a chiamarlo ripetutamente, dopo 30 chiamate finalmente risponde
F: che cazzo vuoi?
A: ma niente sono solo 20 minuti che cerco di svegliarti perché sei in ritardo per la scuola.
F: che ora vuoi che sia dai
A: ma dico hai guardato l'orologio?
F: no
A: sono le 7:55 Filippo e tu sei ancora a letto.
F:MERDA! Arrivo. Entro alla seconda ormai.
Poi riattacca, io sospiro e scuoto la testa.
Come farò con questo qui?
Metto via il telefono ed entro in classe con Emma.
Tutti mi guardano incuriositi, oggi più del solito, dato che è settembre, fa un gran caldo ed io ho una felpa nera addosso, tra l'altro di due taglie più grandi, mentre gli altri sono tutti in maniche corte.Come al solito non ci faccio caso e mi siedo nel mio posto di fianco a Emma, le prime ore passano tranquillamente, Nicole mi prende in giro come sempre, ma ormai sono abituata, e stanno per cominciare quei dieci minuti,per me infernali, ma che tutti gli altri adorano, ho paura di cosa mi farà oggi.
Pochi secondi e la campanella dell' intervallo suona, Nicole non esita a venirmi incontro, mi fissa per alcuni secondi e poi mi spinge violentemente contro il muro, facendomi sbattere la testa, la mia vista si offusca e sento voci lontane ma prima che tutto si faccia nero vedo una figura che riconosco immediatamente: Filippo.
Ha uno sguardo minaccioso ma quando apre bocca per dire qualcosa a Nicole non lo sento perché Nicole mi tira un altro pugno in pieno volto. Tutto si fa improvvisamente nero e svengo.
Mi sveglio e mi ritrovo in una stanza completamente bianca, ho la vista ancora appannata e gli occhi socchiusi, ma realizzo di essere su un lettino in infermeria, quando riprendo a vedere in modo nitido mi guardo intorno e la persona che trovo di fianco, seduta su una sedia non è la mia migliore amica Emma, bensì Filippo.
Lentamente mi metto seduta sul lettino, lui alza lo sguardo e mi parla.
F:come stai?
A:potrei stare decisamente meglio
F:mi dispiace, vado a chiamare qualcuno per chiedere se possiamo andare a casa.
Si alza e torna dopo 5 minuti, mi fa un cenno con la testa e mi dice:
F: vieni andiamo.
Io annuisco e mi alzo seguendolo fino alla macchina.
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Un respiro || Irama
FanfictionIn questa storia Irama non è famoso infatti lui e la protagonista frequentano un liceo musicale , i due sono stati accoppiati per svolgere un progetto musicale e si trovano a dover convivere a stretto contatto per tutto l'anno. Molte cose cambieran...