Il diario.

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"Regina alzati,è tardi!"
Mia madre mi scuote le spalle.
"Quando suonerà la sveglia mi alzerò." le rispondo.
"Sono le 7:15" dice uscendo dalla stanza.
Ma perché la sveglia non ha suonato?
Mi alzo velocemente,mi preparo,saluto mia madre ed esco di casa per prendere la moto.
Non mette in moto e mi sto agitando.
Perché non parte?
Che giornata di merda!
Decido di andare a piedi e corro verso la scuola.
"Oggi statemi lontano tutti" penso.
Corro verso la classe e come previsto  la professoressa di francese inizia con la sua predica.
"Complimenti! Anche oggi in ritardo!"
Mentre continua il suo discorso a me inutile vado a sedermi al mio posto.
La ragazza di ieri inizia a fissarmi.
La giornata è iniziata male,non alimentate vi prego...
Il suono della campanella finale mi fa sorridere,finalmente torno a casa dopo francese,due ore stressanti di matematica e materie di cui non voglio saperne nemmeno il nome.
Mi alzo dalla sedia e cerco di evitare le persone.
Peccato che...
"Ciao Regina" dice la ragazza del bigliettino.
"Come ti chiami?" le chiedo.
"Alysia" risponde sorridendomi.
Mi fermo e guardandola negli occhi le chiedo:"Alysia parliamoci sinceramente,che cosa vuoi da me?"
"Nulla...semplicemente mi sei simpatica e hai un bel sedere" ammette.
"Stai mentendo,non sto simpatica a nessuno,quindi sputa il rospo."
"Io non sono "nessuno" tu non sei antipatica sei solo una stronza acida e asociale tutto qui." dice seria.
"Ahaha già,tutto qui." le rispondo e continuo a camminare.
"Perché mi allontani sempre?" chiede seguendomi.
"Perché mi perseguiti?"
"Perché...tu mi attiri..." borbotta
Immediatamente mi fermo per guardarla.
"Cioè non in quel senso..." dice dal respiro affannato.
"Ehy dimmi,di sicuro non ti giudico." cerco di tranquillizzarla.
"Mi attiri tu,mi attira il tuo carattere..." dice riflettendo
"Ti vorrei come amica..." ammette.
"Come fa ad attirarti il mio carattere?" le chiedo incredula.
"Non lo so..."
La mia mente mi consiglia di cacciarla...
E se questa volta non lo facessi?
E se questa volta mi fidassi?
Forse è una brava ragazza che mi vuole come amica.
*Si si amica...non esiste l'amicizia,non fidarti mai!!!* ribatte la mia coscenza.
"Regina,mi ascolti?" chiede lei.
"Ehm...si,devo andare."
E scappo.
Scappo da lei.
Scappo sempre.
È ciò che mi riesce meglio.
"Di sicuro l'ho delusa." penso.
*da quando ti dispiace? Non affezionarti,vai via e fregatene.*
La mia coscienza vince sempre.
Come al solito i miei non sono a casa.
Decido di rilassarmi,mangiare,fare un bagno caldo e ascoltare la mia musica (è la mia routine preferita).
Per poi dirigermi nel mio parco preferito.
È davvero particolare,c'è un'altalena,uno scivolo,strumenti per fare sport e un sacco da box.
Ovviamente...mi siedo sull'altalena.
Notando un ragazzo che violentemente prende a pugni il sacco da box.
Lui si ferma e inizia a guardarmi.
Una strana sensazione pervade il mio corpo.
Io lo conosco.
So chi è ma non mi ricordo.
Se dovessi descriverlo direi "macchia nera".
È vestito completamente di nero.
Ha i capelli neri.
L'unica cosa colorata sono i suoi vari anelli e bracciali di acciaio.
Nonostante il suo stile da "cattivo ragazzo" percepisco del buono in lui.
Di certo non posso giudicarlo.
Lui molto probabilmente sta pensando la stessa cosa di me.
Mi costa ammetterlo ma è sexy visto da qui.
Ha i  capelli bagnati.
I muscoli in bella vista...
Smetto di guardarlo,non voglio sembrare una fissata.
Lui si siede sull'erba,ombrata da un albero.
Prendo la penna e annoto varie cose sul mio diario.
Scrivo di tutto in queste righe.
Le mie emozioni.
Il mio carattere.
Le persone.
E...di lui.
"Macchia nera".
Sento squillare il telefono.
-"Mamma dimmi."
-"È tardi,oggi siamo a casa quindi vieni."
Dice senza darmi il tempo di rispondere.
Mi alzo e mi incammino per andare a casa dando un ultimo sguardo al ragazzo.
Arrivata a casa mi stupisco di trovare i miei genitori uniti,li saluto e ceniamo.
Aspetta...IL DIARIO.
Non l'ho portato a casa.
Come ho potuto dimenticarlo lì?
E se quel ragazzo lo avesse trovato?
"Io...scusate,ho dimenticato una cosa ...devo andare a prenderla!" dico velocemente ai miei.
Sento i loro reclami ma al momento non sono del mio interesse.
Corro velocemente verso il parco.
A quest'ora in cui il buio è già ben presente,l'aria è inquietante.
Per fortuna ci sono diverse lampe e macchine che passano.
Corro verso l'altalena.
Noto subito che il diario non c'è.
Mi fermo,spero tanto che uno sconosciuto se lo sia portato con se.
Non conosco quel ragazzo ma credo verrà spesso da queste parti e mi  imbarazzerebbe molto scoprire che lui abbia letto quel diario.
Triste e sconfitta mi siedo sull'altalena.
"Cercavi questo?"
La voce rauca di un ragazzo mi fa girare.
È lui.
Ha il mio diario in mano.
"Beh grazie per il regalo,tigrotta."
Perché tigrotta?
Ah nel diario più volte ho parlato di tigri.
Quindi lo ha letto?
"Ridammelo." dico avvicinandomi a lui.
"Convincimi." risponde prendendosi gioco di me.
"Lo hai letto?" chiedo con paura.
"Forse si,sai...mi piace il soprannome -macchia nera-" risponde.
Imbarazzata lo guardo.
Ci guardiamo.
Il tempo credo si sia fermato.
E lo conosco.
Mi ricordo di lui.
Ma chi è?
Noto nel suo sguardo confusione.
Lo avrà notato anche lui?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 26, 2018 ⏰

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