Capitolo 3

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Dopo essere fuggita Indil con tutta fretta e cercando di non inciampare nel suo abito color verde decorato con una cinturina d'argento e delle gemme cercò di arrivare in tempo.
Dall'altra parte del palazzo nella stanza della biblioteca i sovrani seduti su delle poltrone decisero di stare da soli per qualche ora prendendo del tè e leggendo gli appunti del giorno insieme.
Aladar: ah che tranquillità.
Lirya: si, ma non durerà a lungo.
Aladar: allora godiamocelo fin che possiamo.
All'improvviso si senti il suono del buisine dalle mura che arrivò fino a lì da loro.
Lirya che cos'è era quel rumore?
Aladar: non lo so.
Guardarono fuori dalla finestra e videro il portone principale aprirsi.
Aladar: il portone si è aperto.
Si girarono sentendo una porta da dietro si apri con forza.
Soldato: vostra altezza, il portone delle mura si è aperto.
Aladar: abbiamo visto, allora? Che cosa é successo?
Soldato: hanno detto che è arrivato un messaggio da Lapis.
I regnanti rimasero scioccati da quello che sentirono.
Lirya: come da Lapis, non veniva più nessuno dai tempi dell'incoronazione di Corina.
Aladar: fatelo venire da me.
Sentendo suo marito dire queste parole.
Soldato: si maestà.
Uscendo.
Lirya: perché lo fai venire qui.
Aladar: se viene da Lapis dopo così tanto tempo vuol dire che è successo qualcosa di grave.
Lirya: non lo puoi sapere, insomma chissà cosa vogliono.
Aladar: lo scopriremo.
Andiamo prima che Indil arriva e vuole unirsi a noi.
Aprendo la porta vede sua figlia di colpo arrivata in fretta e furia.
Indil: (respirando faticosamente) voglio unirmi.
Aladar: ah, anche se ti dico di no verresti comunque.
Indil: si!!
Il palazzo era costituito all'interno di un grande albero, il più grande del regno.
I rami sopra era talmente lunghi che con le loro foglie facevano un pò d'ombra alla struttura.
La sala del trono si trovava nel "cuore" dell'albero, le pareti di legno originale con qualche aggiunta.
Al centro sopra qualche grandino si trovarono gli antichi troni fatti di legno e roccia.
I reali dirigono verso essi per sedersi nei propri posti.
Indil si sedette e sua madre si avvicinò a lei per sistemarle i capelli e la corona.
Indil: mamma (infastidita).
Lirya: Indil per la prima volta dopo tanto tempo stiamo avendo delle notizie da fuori e dobbiamo fare buona impressione, ok.
Annuendo.
Come ultimo li mette apposto la corona e va sedersi al suo posto.
Aladar fece un segno al suo consigliere Finlo di farlo entrare.
Consigliere: si maestà.
Uscendo dalla sala vide il messaggero agitato di suo.
Messaggero: allora, posso entrare? Sono un pò di fretta.
Finlo: vi chiedo perdono è la prima che riceviamo uno come voi.
Messaggiero: si si va bene, possiamo muoverci?
Finlo: mh, scusate so che nelle gerarchia in questo caso lei è in alto ma un pò di rispetto per favore.
Messaggero: vi chiedo scusa.
Finlo: vi voglio presentare sue altezze reali: Re Aladar, la Regina Lirya e la Principessa Indil.
Guardando rimase stupito dalla loro regalità.
Messaggero: vostra maestà.
Inchinandosi per darle rispetto.
Messaggero: vengo da Lapis e di sicuro non avete mai pensato che ci sarebbe stato questo incontro.
Vi porgo un messaggio dal Sacerdote Dawon.
Aladar: leggimela per favore.
Messaggero:

-Al Re e la Regina che governa il Regno di Ardovia deve venire a Lapis con il proprio erede per un'emergenza molto importante.
Un grande male sta per arrivare attaccando per primo la cittadina di Jesty.
Vi chiedo di venire subito con immensi saluti il grande Sacerdote Dawon.

Il messaggero fini di leggere il messaggio e li riguardo.
Lirya: che tipo di male sta arrivando? Gli orchi? I demoni?
Messaggero: no mia signora, colui che comanda si fa chiamare il Signore Oscuro.
Un minuto di silenzio.
Aladar: e chi è?
Messaggero: il Sacerdote ha detto che ve lo spiegere quando sarete a Lapis.
Aladar: perchè? (In modo serio).
Messaggero: perchè il Sacerdote sà che voi e gli altri regno non volete ripete una storia simile ma se fossi in voi io verrei e pensa che sia arrivato il momento di riconciliarsi.
Indil: perchè deve venire anche l'erede?
Messaggero: principessa, il mio signore vi vuole conoscere perché siete il futuro del vostro popolo e pensa che data le circostanze di riunirsi e di conoscervi visto che con vostro padre lavoreranno insieme e che forse un giorno potreste lavorare con un suo successore.
E vuole capire con chi avrà a che fare per il futuro di Andromeda, non solo con voi principessa ma anche con gli principi degli altri regni.
Sentendo tossire riguardo Aladar.
Aladar: per quanto riguarda dovrò pensarci prima di prendere questa decisione inaspettata.
Messaggero: si vostra maestà, vi stiamo chiedendo il vostro aiuto.
Dopo esser uscito Aladar si alta dal suo trono e cominciò a pensare alla situazione.
Indil: cosa pensi di fare papà?
Guardandolo.
Aladar: io non lo so ancora Indil, devo pensarci su.
Si dirige verso la porta secondaria e usci.
Indil: mamma tu cosa ne pensi?
Dirigendosi a sua figlia.
Lirya: non lo so Indil, non abbiamo molte informazioni su cosa sta succedendo.
Parlerò con lui stasera, vai pure a fare le tue cose.
Indil: si.
Uscendo Aladar decide di andare nel tempo sacro per chiedere qualche consiglio.
Il tempio era stato creato dentro una caverna e costruita per gli spiriti Desna e Nethys dove essi vivevano, solo la famiglia reale poteva entrare.
Arrivando vide il grande saggio e gli raccontò quello che è successo.
Aladar: che cosa posso fare?
G.S: ti dico la verità, non riesco a darti la risposta giusta.
Aladar: cosa? Perché non riesci?
G.S: abbiamo perso molte conoscenze su cosa riguarda la fuori da dimenticare i luoghi e le persone.
Aladar: ma in questo caso è Lapis, io non volevo avere a che fare con loro.
G.S: e allora perché sembra che vuoi accettare?
Aladar: io... ah, se non accetto senza le nostre forze forse perderanno e noi potremmo morire, io non voglio perdere la mia famiglia.
G.S: e allora cosa ti preoccupa?
Aladar: io ho paura, non sono ma stato fuori, lontano da qui.
Non saprei come comportarmi.
G.S: Aladar ti ho allevato da quando eri un bambino, e sei stato fuori diciamo be vicino alle mura.
Aladar: qui non parliamo di orchi ma di andare una terra straniera lontana dai nostri confini.
G.S: Aladar tu sei una brava persona e so che prenderai la decisione giusta, pregherò per proteggerti.
Prima di ritornare al palazzo vide Desna e Nethys che stavano svolazzando tra loro amorevolmente e fece una preghiera a loro.
Notte presto; Aladar andò nelle sue stanze e capi che per protteggere la sua famiglia doveva partire ma senza Indil.
Entra nella camera.
Sua moglie lo guardò capendo la decisione che ha preso.
Lirya: non devi andare.
Aladar: devo, se il Sacerdote dice che questo Signore Oscuro è pericoloso allora è meglio prepararci.
Lirya: non abbiamo avuto più dei contatti con la città e con i regni da molto tempo.
Non ci sei mai stato là.
Aladar: farò attenzione tu devi rimanere qui a governare Ardovia e Indil non verrà.
I due si abbracciano e in quel momento.
Indil: io verrò.
I due la guardano.
Aladar: no! Tu rimani qui con tua madre.
È pericolo.
Indil: il messaggio diceva che anche l'erede deve venire e sono in grado di combattere.
Aladar: ma tu sai com'è una guerra se per caso ci sarà?
Indil: no.
Aladar: ecco, tu rimani qui e niente storie.
Se per caso mi succederà qualcosa tu sarai l'unica che governera dopo la mia morte.
Lirya: tesoro lasciala venire, con te sarà al sicuro.
Guarda sua moglie scioccato.
Aladar: sei sicura?
Lirya: si, Lapis sarà molto protetta se rimane lì, se la caverà con tutti gli insegnamenti che l'abbiamo dato e poi ci saranno anche gli altri.
Riuscirò anche da sola.
Aladar: (sospirando) va bene.
Con un abbraccio di famiglia per rassicurare la speranza la notte passò.

Il giorno dopo avendo dato la risposta al messaggero i reali si preparando per la partenza.
Lirya aiuto Indil a vestirsi facendo indossare una tunica elegante verde scuro che è divisa nella parte inferiore per il movimento.
Guardandosi allo specchio.
Indil: devo proprio vestirmi così?
Lirya: è molto comodo per cavalcare o ad arrampicarsi e anche per combattere.
Indil: la corona la devo per forza tenere?
Lirya: Indil tu sei la principessa degli elfi, non hanno mai visto uno di noi in questo tempo, devi farlo capire e non creare guai.
Indil: tranquilla mamma sarò educata.
Prima di uscire prese il suo arco e freccie si dirigono verso la porta dove tutti erano fuori ad aspettare il Re e la Principessa.
G.S: che gli dei ti possano proteggere.
Aladar: torneremo in prima possibile.
Lirya: ti amo.
I due si baciano.
Sali sul suo cavalla nera Lairon
Aladar: sei pronta fiorellino?
Indil: si papà.
Dicendolo seduta su Lairon, partirono per Lapis.

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