I

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Scesi le scale determinato a dire tutto a mia madre.

"mamma, ho una cosa importantissima da dirti"

"certo tesoro, di che si tratta?"

"vedi, non è facile da dire"

"stai tranquillo, dimmi tutto"

"sono gay" dissi tutto d'un fiato

"uhm, che cosa significa?"

"esattamente questo"

"tesoro, ma hai solo 17 anni. Non puoi saperlo"

"mamma, io lo so"

"Rob, ti ho detto di no. Sei ancora troppo giovane"

"mamma, basta. Rispettami" dissi quasi urlando

"ok, come vuoi. Ma ne io ne tuo padre ti accetteremo così"

"bene, allora me ne vado" adesso iniziai ad alzare la voce.

"ah si? bene, quella è la porta" disse gridando indicando la porta con la mano

Era davvero incazzato, mi avviai verso la porta aprendola per poi sbatterla alle mie spalle facendomi sobbalzare

Iniziai a correre senza una meta. Arrivai in un vicolo cieco. Non sapevo cosa fare, chiamai Enrique

"Hey tesoro, che succede?" com'è dolce

"ho litigato con i miei" affermai tutto d'un fiato

"ti vengo a prendere, dove sei?"

"non lo so, ehm, Hanstead Road. Fai presto, ti prego"

"arrivo subito, amore"

In effetti fu così, arrivò dopo pochissimo tempo.

"amore" affermò appena entrai in macchina

"Hey" gli stampai un bacio in bocca

"andiamo a casa mia, così mi racconti tutto. Ti va?"

Annuì e mise in moto la macchina.

Il viaggio durò venti minuti. Non aprì bocca, si limitò a poggiare la mano sulla mia coscia sinistra, facendo su e giù per tranquillizzarmi. Ci era riuscito

Quando arrivammo davanti al portone, prese le chiavi dalla tasca del giubbotto, afferrò la chiave inserendola poi nella serratura e aprì.

La sua casa era molto accogliente, c'ero stato varie volte.

Entrammo, Enrique chiuse la porta alle sue spalle e mi trascinò sul divano facendo sedere vicino a lui.

"Ti va di raccontarmi cosa è successo?"

disse guardandomi negli occhi

"Ho detto a mia madre di essere gay, lei non l'ha presa bene e mi ha sbattuto fuori di casa"

"Le hai detto di me"

Scossì la testa in segno di no

Mi diede un bacio, uno di quei baci passionali che durò abbastanza. Dopo un po' inizio a percorrere le mie labbra con la lingua chiedendo poi l'accesso per entrare, che ovviamente concessi. Le nostre lingue si incontrarono premendo l'una sull'altra. Mi mise una mano sulla schiena cercando di avvicinare il mio busto al suo. I nostri petti di scontrarono.

Avevo il respiro affannato, non avevo più fiato. Ma avere la sua lingua in bocca mi faceva stare meglio.

Dopo un po' si staccò, mi prese per mano e mi portò in camera sua.

Si sdraiò sul letto trascinandomi sopra di lui.

Mi prese il viso tra le mani e mi baciò di nuovo, con forza.

"Ho voglia di te, ora" affermò.

Cominciammo a spogliarci e presto ci ritrovammo l'uno sopra l'altro completamente nudi

"cominci tu o io? chiesi con fare sensuale.

I'm backDove le storie prendono vita. Scoprilo ora