Parte 4: Porrima

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Decisi di partire, non avevo idea di come avrei fatto a raggiungere la seconda stella della costellazione della Vergine ma dovevo riuscirci.
Presi il libro con me e una volta abbandonati i miei genitori sentii un peso scivolarmi addosso, come se in un secondo tutto il mio passato fosse stato cancellato da una forza piú grande di me, a tratti irraggiungibile. Sentii una bruciatura iniziare a scaldarmi il palmo sempre piú, il libro delle Antiche Rune prese un colore a dir poco funebre, un fumo nero iniziava ad avvolgermi lentamente; la mia pelle fredda si riempí di bollicine bluastre, vorticava sempre piú intorno a me quest'uragano senza fine di fuliggine, persi quasi il senno quando un veloce e audace calore risveglió i miei sensi ormai assopiti. Sbattei le palpebre per mettere a fuoco quello che fino a pochi istanti prima mi era irriconoscibile. Circondata da rocce marmoree e vitree cercai un angolo nascosto, il buio intorno me rendeva difficoltosi i miei movimenti, trovai una grotta, provai ad entrare ma il passaggio era sbarrato da una arco invisibile, indietreggiai leggermente, sbattei le palbebre di nuovo, riuscii quasi a mettere a fuoco quando un'altra fitta mi trafisse gli occhi, il libro si aprí inaspettatamente a pagina 276 dove vi trovai una piccola lama di uno specchio, guardai caldamente la mia immagine riflessa e notai i miei occhi tramutati in due piccole e cristalline pietre d'ambra.
Alzai velocemente lo sguardo all'estremitá della grotta e notai una scritta, non riuscivo a tradurla,risbattei le palpebre e tutto si palesó " Se da qui vuoi passare un tranello hai da indovinare, cosa muta dall'oggi al domani, dal giorno al mattino, senza lasciar da sé forma alcuna?" Mi sedetti ed iniziai a pensare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 28, 2018 ⏰

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