2.

76 5 1
                                    

Qualcuno mi versò un bicchiere addosso.
Alzai lo sguardo.
Impossibile.
Paulo Dybala, numero 10 della Juventus, a una festa universitaria?
Ovviamente solo un Juventino poteva essere così cretino da versarmi addosso l'alcool sulla mia splendida felpa della Roma.
《Cazzo. Lo siento mucho.》 si preoccupò lui, provando a tamponare con la sua maglietta che sollevandosi mostrò il fisico ben scolpito del ragazzo argentino.
《Non fai tanto tamponando con la tua maglietta, spero solo per te che vada via. Imparara a parlare italiano, comuqnue.》dissi con estrema tranquillità.
Mi guardò dispiaciuto e in quel momento dovevo ammettere che era proprio figo.
《Ti offro da bere... Vuoi?》chiese timidamente, per paura probabilmente di sbagliare a parlare.
Mi scappò un sorriso, non tutti i vip allora erano stronzi.
《No guarda, non bevo io... Ho solo voglia di andare da qualche parte meno affollato, non capita tutti i giorni di avere addosso il drink di Paulo Dybala.》
Mi guardò divertito e mi prese per il braccio portandomi sulla scala anti-incendio.
《Allora sai chi sono?》chiese lui.
《Certo che so chi sei. Ma l'hai mai vista una ragazza con una felpa di una squadra a una festa? No. Significa che seguo molto il calcio. E seguire molto il calcio significa conoscere i calciatori anche delle altre squadre.》ammisi io guardando in basso, sperando di non morire spiaccicata sull'asfalto insieme a Dybala.
《E quindi, anche sapendo il mio nome, tuviste el coraje de tratarme mal?》
《Hai sporcato la felpa della mia squadra del cuore, è già tanto se non ti ho ammazzato.》 risposi infastidita io.
Cosa significava "anche sapendo il mio nome"?
Era un comune mortale, come me e tutti i ragazzi alla festa.
Sentii solo il suono della sua risata visto il buio pesto che circondava i nostri corpi.
《Esta sudadera no es hermosa.》
《Italiano.》
《Questa felpa (?), no è bella.》disse lui con difficoltà.
《É bellissima.》
Non si discuteva su questo. La mia felpa della Roma era favolosa, me l'aveva regalata mio padre per Natale, dopo aver passato un periodo interminabile in ospedale e dopo aver saltato tutte le partite della stagione.
Sapeva quanto io ci tenessi a star vicino alla mia squadra e questo fu il suo modo per farmi sentire parte di quel mondo.
Mi stava guardando e io sentivo la pressione del suo sguardo.
《Senti... È ora di tornare dentro... Non vorrei levare il grandissimo Dybala alla festa...》continuai giocherellando con un filo della felpa ormai vissuta.
《Grandissimo? Addirittura?》rise lui continuando a cercare i miei occhi.
Mi metteva agitazione stargli affianco, non ero nessuno e lui era tutto, per alcune persone.
Era, per alcuni, come Totti per me. Un Dio. Sceso dal cielo solo per farmi stare bene.
E in questo momento, Paulo mi metteva ansia e basta.
Mi alzai e lui mi prense il braccio, aveva una presa dolce ma ferrea, decisa, le mani morbide e fredde.
Notai solo in quel momento i brividi sul suo braccio, aveva effettivamente solo una maglietta a maniche corte.
《Hai freddo.》sviai io, cercando di convincerlo.
Si alzò anche lui, guardandomi in modo languido.
Sentì una fitta. In quel momento, più che un Dio, mi sembrò sfinito e insoddisfatto.
《Che hai?》chiesi, sedendomi di nuovo.
Non sopportavo vedere le persone soffrire.
《Perché dovrei avere qualcosa?》rispose lui, con un'altra domanda.
Restò in piedi, davanti a me.
Odiavo quando le cose non venivano subito fuori.
Non volevo star dietro ai giochi di un ragazzino.
Aveva tutto, soldi, ragazze pronte a togliersi il reggiseno per lui, poteva benissimo pagarsi una psicologa, non aveva bisogno di me.
《Ho solo voglia di stare qua, con te.》rispose deciso.
《Con me...》ripetei io a bassa voce, sperando che non mi sentisse.
《Con te.》
Si sedette di nuovo vicino a me.
In quel momento era quasi tutto normale e avevo voglia pure io di stare con lui a parlare fino a notte fonda.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 02, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Calcio di Rigore||Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora