Stay

Repentance

Mi sveglio nella tardi mattina avendo passato una nottata a piangere; mi alzo dal letto intenta a parlare con Harry-la sua camera socchiusa mi fa sbirciare in essa, vedo una nostra foto e non nascondo un sorriso, apro la porta e mi fiondo davanti la foto.

'Che stai facendo qui?' Harry era arrivato e non me ne ero accorta

'Volevo parlarti e sono venuta a cercarti qui'

'Dimmi' risposta secca che mi fa deglutire rumorosamente

'Ti volevo chiedere scusa per ieri'

'Scusa per cosa?' si addolcì

'Per aver trattato la tua amica in quel modo' dico abbassando lo sguardo

'Sophie non devi chiedermi scusa..anzi dovrei farlo io' dice avvicinandosi a me e prendendo le mie mani nelle sue, subito si accorge delle lividure ai polsi

'S-sono stato io?' dice accarezzandoli leggermente, un ghigno esce dalla mia bocca

'Sophie..scusami..non volevo' dice in preda al panico, scoppio a piangere e vedo nei suoi occhi la sofferenza.

Mi prende in braccio a mò di sposa e mi poggia sul letto, si stende accanto a me e mi coccola, facendomi rilassare e calmare

'Non lo farò più' dice dopo un silenzio durato troppo, sorrido e mi tengo a lui

'Posso sapere una cosa?' domando

'Si'

'Volevi portarla a letto?'

Mi guarda e non nasconde l'imbarazzo

'Vorrei poterti dirti di no' conclude mettendo una mano nei capelli ricci che tanto amavo

'Scusa se non te l'ho permesso' dico

'No Sophia, tu non capisci. L'unico a scusarmi sono io che ti ho tradita e quasi picchiata e nonostante ciò continui a chiedermi scusa quando invece non dovresti. Ho sempre fatto errori, non meriti me ma qualcuno che non ti faccia del male ma che ti faccia stare bene e lo so, sono sbagliato' dice tutto d'un fiato facendomi rimanere senza parole

'Harry non preoccuparti..davvero non fa niente'

'Mi sono pentito ma questo non cambia nulla' prende una pausa di alcuni istanti

'Forse è meglio che vada via da questa casa, non possiamo vivere insieme con la paura che ti possa far del male'

'Io non ho paura di te!' grido per farmi sentire poiché è sceso già di sotto, non ricevo risposta e vado di sotto per controllare, mentre scendo le scale sento la porta d'ingresso sbattere e capisco che è andato via; sento il mondo crollarmi addosso.