( v. talking to the moon )

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CHARAPTER FIVE
| TALKING TO THE MOON

:*☆CHARAPTER FIVE | TALKING TO THE MOON

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MILLIE'S POV

Avete mai sentito le farfalle nello stomaco?
Quella fantastica sensazione quando dai un  bacio alla persona che ami;le scariche elettriche per tutto il corpo e l'adrenalina alle stelle.

Quelle sensazioni le provai il pomeriggio in cui Sadie venne da me a fare quella famosa ricerca di filosofia.

Era bello baciare le sue labbra rosse e morbide, rispetto alle mie screpolate E per un momento,mi sentii bene e piena di vita.

Non mi ero sentita così nemmeno quando diedi il primo bacio ad un ragazzo in seconda media.Non avevo sentito le farfalle nello stomaco,e mi sentivo strana poiché tutte le mie amiche erano elettrizzate di dare il primo bacio.

Non capivo davvero del perché non sentivo le famose scariche elettriche che ti percorrono la schiena.

Ci staccammo dopo circa 10 secondi,e Sadie stava lì con lo sguardo accigliato guardandomi con gli occhi spalancati.

Provai a dirle qualcosa ma di tutta fretta saltò via dal letto velocemente e prese le sue cose dirigendosi verso la porta della mia stanza.

"S-Sadie mi dispiace tantissimo,io non so cosa mi sia preso" le dissi,andandole incontro. Lei si girò nella mia direzione guardami con uno sguardo perso e vuoto.

Non rispose: si limitò a uscire di casa sbattendo la porta.In quel preciso istante capii tutto quello che avevo era andato perduto.

Era scappata via come una preda scappava via dal leone.Era andata via come le foglie in autunno che cadono dagli alberi lasciandoli spogli.

Perché io in quel momento mi sentivo spoglia,spoglia della mia felicità.Avevo paura di giudicata da lei, da tutta la scuola e essere derisa per i corridoi.

Già mi immaginavo le risate delle persone mentre camminavo che mi lanciandomi addosso insulti disgustosi.

Al solo pensiero di quello che potesse succedere mi buttai sul letto con un tonfo,affondando la testa nel cuscino morbido versando lacrime amare.

Ero stata un illusa a pensare che lei potesse amarmi,ero stata presa in giro e questo mi faceva ancora più male. Mille pugnali che mi trapassavano la schiena ogni volta che una lacrima rigava la mia guancia.

A quel punto decisi di prendere il mio piccolo quadernino azzurro cielo,rovinato ormai da tutte quelle volte in cui ci avevo scritto sopra.

Per me era uno sfogo scrivere sul quel quaderno.Tutti i miei pensieri più bui li scrivevo lì dentro e nessuno sapeva davvero come potessi sentirmi.

Mi misi a sedere sul materasso prendendo una penna dalla scrivania di quercia.Sfogliai molte pagine ingiallite delicatamente; quel libro era troppo prezioso per perderlo.

Appena trovai una pagina vuota iniziai a scrivere tutto quello che provavo in quel momento,resistendo dal non piangere ancora.

Caro diario,
Non ti scrivo da tanto ma ora ne ho bisogno.
L'amore oggi si è preso gioco di me facendomi stare male, mi sono sentita persa e vuota. Sto bagnando le tue amate pagine delle mie lacrime amare,ma non mi importa.
Perché sto piangendo per una ragazza che conosco appena? Non lo so neanche io caro diario, so solo che quella ragazza mi fa provare emozioni mai sentite prima.

***

hei sono viva :)
mi scuso per questo aborto,speravo uscisse un lavoro migliore. Apparte questo: In questo piccolo periodo di assenza sto pensando di far durare la storia 20 capitoli circa. Vi piace come idea?

lovely,     sillie  ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora